Parte sabato 14 marzo il ciclo di conferenze e visite guidate "La Vicenza pre-palladiana", promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza e a cura di Italia Nostra, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona.

L'incontro di questo sabato si terrà nei Chiostri di S. Corona alle ore 10,30 e vedrà Franco Barbieri tenere la conferenza "Vicenza nella seconda metà del Quattrocento: le architetture e le arti figurative tra gotico lagunare e prerinascimento".

Il secondo appuntamento, sempre in questo fine settimana, è fissato per domenica 15 marzo alle ore 10,30 con lo stesso Barbieri e Giovanna Dalla Pozza Peruffo che condurranno una visita guidata avente come tappe l'altare Pojana della Chiesa di san Lorenzo, la loggia Zeno del palazzo vescovile e i portali di Tommaso e Bernardino da Milano.

La conferenza è a ingresso gratuito, come la visita guidata, che si effettuerà per un gruppo massimo di cinquanta persone. E' obbligatoria la prenotazione alla segreteria di Italia Nostra, (la sede è in via Arzignano, 1) con il seguente orario: martedì, giovedì, venerdì dalle 10 alle 12,30; giovedì dalle 15,30 alle 18. Tel/fax 0444 505172; e-mail: italianostra.vi@inwind.it http://www.italianostra-vicenza.it.

Il ciclo di conferenze e visite guidate "La Vicenza pre-palladiana" è stato ideato per scoprire, con l'aiuto di storici dell'arte del territorio, il contesto culturale e artistico che ha permesso al giovane Andrea di Pietro della Gondola, di diventare il celebre Palladio. Questa serie di incontri permetterà, dunque, di scovare nella Vicenza ridisegnata dal Palladio, le bellezze artistiche dei vari Lorenzo da Bologna, Antonio da Bologna, Tommaso e Bernardino da Milano ed altri maestri che, già dal XV secolo, rispondevano alle nuove esigenze della nobile committenza vicentina.

Gli appuntamenti successivi: sabato 21 marzo con una conferenza sulla chiesa di San Bartolomeo, gioiello architettonico distrutto ma non perduto, e domenica 22 con la visita guidata alla Chiesa dei Carmini e di una parte delle collezioni del Museo Civico di Palazzo Chiericati.