Città di Vicenza

12/03/2009

Venerdì 13 marzo allo Spazio Bixio va in scena "Morra": la Napoli di Scampia raccontato da un Pulcinella di oggi

Coinvolgente lavoro scritto e interpretato da Roberto Capaldo, già vincitore del Premio Paolo Borsellino e del Premio Calandra

Nel 2007 ha vinto il Premio Nazionale Calandra come migliore spettacolo e per la migliore regia e nel 2008 anche il Premio Paolo Borsellino. E ad ogni rappresentazione, in ogni parte d'Italia, vince l'appaluso del pubblico, ne conquista l'emozione. Stiamo parlando di "Morra", lo spettacolo scritto e interpretato da Roberto Capaldo (del teatro Labrys di Frosinone) che venerdì 13 marzo, alle 21, andrà in scena allo Spazio Bixio di Vicenza, nuovo appuntamento con Teatro Elemento, rassegna promossa dal Comune di Vicenza, patrocinata dall'Amministrazione Provinciale, curata per la parte artistica e organizzativa da Theama Teatro e realizzata in collaborazione con la Fondazione Vignato per l'Arte e con TeatroNet, il circuito del "nuovo teatro" professionistico nel quale è inserito.

"Morra" è un testo vivo, pulsante: "È - per dirla con il regista, Fabrizio Di Stante, che ha curato anche la drammaturgia - l’amara, ironica risata su un pezzo d’Italia in cui si nasce e si muore a ritmi elevatissimi se confrontati con gran parte del resto del Paese. La violenza che da anni accompagna l’animo poetico di Napoli, facendone un teatro di guerra, è divenuta abitudine, luogo comune e per questo è normale, o meglio, si giustifica". Ecco allora, in questo quadro, calarsi le storie delle tante vittime inconsapevoli della camorra: pagine di sangue e di silenzio, di soprusi e di sopraffazioni, tratte dalla cronaca quotidiana del quartiere-dormitorio di Scampia e affidate - per essere trasmesse al pubblico - alla maschera napoletana per eccellenza, quel Pulcinella che è l'anima stessa della gente di questa città. Nelle sue parole, allora, si fondono la Napoli da cartolina, “fantasia per gli stranieri” che emerge dalle canzoni conosciute in tutto il mondo, e quella più intima dei suoi poeti, da Salvatore Di Giacomo a Eduardo De Filippo; e nel contempo la Napoli della cronaca, quella dei morti ammazzati, quella delle ingiustizie, della Camorra e della miseria. "Una cronaca - continua il regista - che viene portata in scena senza intenzioni moralistiche, ma per raccontarne lucidamente e spassionatamente il paradosso: a Napoli, patria della camorra, oltre che di pallottole si continua a morire di fame, mentre i soldi ricavati dai giri di droga, prostituzione e malavita vengono reinvestiti in tutt’altra parte del mondo".  

Per raccontare la sua Napoli, dunque, Roberto Cataldo ha indossato la maschera (quelle dello spettacolo sono opera di Ascanio Celestini), quella con cui ha imparato a convivere alla scuola di Ferruccio Soleri, Renato Gatto, Contin e Ferruccio Merisi della Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone. Classe 1975, laureato in Architettura a La Sapienza di Roma e specializzato in scenografia all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, ha vinto numerosi premi di rilievo come interprete. Il regista Di Stante, diplomato in regia teatrale alla scuola del Teatro di Roma " Mestieri del Teatro", ha invece lavorato tra gli altri con Orazio Costa, Yves Lebreton, Ferruccio Merisi, Claudia Contin, Daniela Regnoli, Lina Della Rocca e Luigi Squarzina; si è anche specializzato nel teatro russo contemporaneo con il M° Antolij Vasil'ev.

Sulla scena anche Simone Di Bartolomeo, che con le sue percussioni scandisce il tempo di questo atto unico amaro e ironico, lucido e coraggioso.

Biglietti a 10 euro (8 i ridotti). Lo Spazio Bixio si trova in via Mameli, 4 (angolo via Nino Bixio). Per le prenotazioni ci si può rivolgere ai numeri 392 1670914. Informazioni anche su www.spaziobixio.com e www.theama.it.

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