Città di Vicenza

11/03/2009

Citylights tende una rosa ai cugini bassanesi: "La nostra aggressione? Solo goliardia motivata da una sottile invidia per una città bellissima"

Dopo la bomba, una rosa. La redazione di Citylights - Informacittà, il mensile di cultura giovanile edito dal Comune di Vicenza, offre le sue scuse amichevoli alla città di Bassano del Grappa. Da alcuni messaggi arrivati nei giorni scorsi, infatti, è parso evidente che la copertina del numero di marzo del giornale, che raffigurava Bassano sottoposta a un bombardamento nucleare, e l'editoriale satirico dal titolo "Bassano delenda est" avevano provocato qualche incomprensione con i "cugini" bassanesi. Per superare ogni fraintendimento, e sgombrare il campo dall'idea di una "aggressione culturale" nei confronti dei vicini settentrionali, la redazione di Citylights ha scritto una lettera aperta alla città di Bassano del Grappa e confezionato una nuova copertina di segno opposto: stessa visuale del centro, ma una rosa azzurra nel cielo al posto del minaccioso fungo atomico.

Ecco il testo della lettera aperta.

Lettera aperta alla città di Bassano del Grappa

Esprimiamo profondo rammarico se l'articolo satirico "Bassano delenda est" del numero di marzo 2009 della nostra rivista è stato in qualche modo frainteso nel suo significato.

Non era nostra intenzione fare qualcosa che non fosse una goliardata campanilistica.

Come tutti coloro che a Bassano hanno speso almeno un pomeriggio, non possiamo non pensare l'esatto contrario di quello che è scritto nell'articolo: Bassano è una città d'arte piena di significato storico, ricca di aziende prospere, di persone interessanti e di monumenti splendidi. Come il Ponte, eretto dal sacrificio di quella benedizione della Terra Veneta chiamata "Alpini".

Lo scherzo voleva porsi nel solco della più solare tradizione di campanilismo nostrano: gli oggetti dei pretestuosi strali sono per i vicentini da secoli Verona e Padova, talvolta pure Venezia. Bassano, che è romantica come Verona e ricca come Padova, si prestava bene ad una nuova variante di questo tipo di discorso comico. Se ci siamo concessi questa goliardia è perché c'è da parte nostra una sottile invidia nei confronti della vostra città: altrettanto laboriosa ma allo stesso tempo più vivibile e più stimolante di come sia diventata Vicenza negli ultimi anni.

Siamo pronti, adesso, a subire l'ironia di ritorno. Potete usare anche la parola che ci fa più infuriare: magnagatti.

Mille scuse a chi dovesse essersi sentito offeso, e una rosa celeste per rinnovare la stima e amicizia dei vostri cugini vicentini.

La redazione di Citylights

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.