Città di Vicenza

02/03/2009

Variati: “No alle ronde spontanee e a quelle di partito. Sì ai Volontari per Vicenza: ex appartenenti alle forze dell’ordine formati per aiutare i cittadini a non abbandonare parti di città”

“Volontari per Vicenza”: si chiameranno così gli ex appartenenti alle forze dell’ordine oggi in pensione che aderiranno al progetto su cui sta lavorando il Comune di Vicenza perché i cittadini non abbandonino parti di città. “Non ci piacciono le ronde fai da te – precisa il sindaco Achille Variati – perché possono diventare pericolose. Non ci piacciono le ronde di partito, perché ci ricordano tempi bui della storia e perché riteniamo che i partiti abbiano altro da fare. Non ci piacciono le ronde con competenze proprie delle forze dell’ordine: sarebbe drammatico il giorno in cui lo Stato dovesse demandare la sicurezza a dei cittadini”.

Il sindaco ribadisce l’idea di un coinvolgimento di volontari ex appartenenti alle forze di polizia, come aveva preannunciato ancor prima della diffusione dei contenuti del decreto Maroni, “un decreto – spiega Variati - che considero positivo perché comincia a dare legittimità e regole ad un fenomeno altrimenti disordinato e pericoloso”.

“I Volontari per Vicenza – prosegue il sindaco – provenienti in via esclusiva o prioritaria da ex appartenenti alle forze dell’ordine, dovranno frequentare una specifica formazione presso il comando di polizia locale che approfondirà la funzione sociale ed etica del loro compito principale: incoraggiare, con la loro presenza rassicurante, i residenti di Vicenza a non abbandonare parti di città, come ad esempio Campo Marzo, che proprio con questo obiettivo fin dalla primavera diventerà luogo di manifestazioni culturali. Quanto a situazioni di non rispetto della legge, i volontari non interverranno direttamente, ma segnaleranno immediatamente il fatto alle forze dell’ordine”.

Accanto al sindaco, a precisare l’idea di “ronde” che il Comune di Vicenza intende promuovere, c’è l’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza: “Quello a cui stiamo lavorando è un’evoluzione dei “nonni vigili”, cioè dei facilitatori in contatto le forze dell’ordine per la creazione di una rete della sicurezza cittadina. Speriamo di partire con l’estate, ma ciò che più ci interessa è definire un progetto di qualità che possa durare ed essere efficace, per incidere sulla percezione di sicurezza dei cittadini”.

Definito il progetto, in particolare per quanto riguarda la formazione dei volontari, si passerà alla sua presentazione al prefetto e al comitato per l’ordine e la sicurezza.

Infine, il sindaco lancia due messaggi ai politici: “Il primo è per i parlamentari di destra e di sinistra: le ronde non devono e non possono togliere competenze istituzionali alle forze di polizia. Piuttosto impegniamoci tutti assieme a riprendere la questione del passaggio di categoria della questura di Vicenza perché questa terra, che ne ha bisogno, abbia più uomini e più mezzi. Il secondo è per chi pensa di imbarcarsi in ronde di partito: non faccia stupidaggini che denuncerò di fronte ai cittadini: serve serietà e non folclore o strumentalizzazioni. Per questo, visto che è stata la prima ad organizzarle, chiamerò io stesso la Lega per costruire anche dalla sua esperienza il progetto dei Volontari per Vicenza”.

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