Città di Vicenza

26/02/2009

Successo al gazebo allestito perché una parte dell’Irpef rimanga nel territorio; martedì 3, giovedì 5 e domenica 8 marzo si firma ancora. Variati: “Positiva l’intesa di PD e PDL"

Incoraggiante avvio, questa mattina, della campagna lanciata dal sindaco Achille Variati affinché “1 euro su 5 dell'Irpef prodotta a Vicenza resti nel nostro territorio".

Dalle 10 alle 12, 30, al gazebo allestito in piazza dei Signori, angolo contrà Cavour, sono state raccolte 234 firme. E già si sta pensando alle prossime occasioni per proporre, come in altri Comuni d’Italia, di sottoscrivere la proposta di legge promossa dal Movimento dei Sindaci per il 20% dell’Irpef: le firme saranno sicuramente raccolte anche martedì 3 e giovedì 5 marzo, giorni di mercato, e domenica 8 marzo, in occasione del mercato dell’antiquariato.

Questa mattina, a chiedere ai cittadini la firma per rendere finalmente concreti i tanti proclami sul federalismo fiscale, con il sindaco Variati c’erano molti assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza, tra i quali come annunciato anche l’europarlamentare Lia Sartori, leader del PDL cittadino.

“Trovo interessante e positivo – ha dichiarato il sindaco Variati – che PD e PDL condividano questa battaglia, segno che su alcuni temi decisivi per il nostro territorio è possibile trovare una valida e proficua intesa. E’ doveroso che stia a cuore a tutti trattenere più risorse dove effettivamente vengono prodotte. Chiedere il 20% dell’Irpef, cioè 1 euro su 5, non è tanto, ma per noi vuol dire poter dare ai nostri cittadini più servizi e più opere. Oggi solo il 6,9% dell'Irpef torna nelle casse comunali: cioè su 370 milioni di euro versati, solo 25 milioni di euro rimangono nelle nostre disponibilità. E' ormai tempo che si affermi un vero meccanismo di federalismo fiscale”.

Oltre al sindaco Variati e a Lia Sartori, questa mattina hanno firmato anche i consiglieri Maurizio Franzina, Cristina Balbi, Filippo Zanetti, Eugenio Capitanio, Federico Formisano, Luca Balzi e gli assessori Francesca Lazzari, Pierangelo Cangini e Umberto Lago.

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