Città di Vicenza

20/02/2009

Variati sul decreto anti-stupri: "Bene le ronde fatte da ex-agenti"

Il sindaco di Vicenza: "Proposta in linea con quella che avevo lanciato, sono ex servitori dello Stato esperti che possono aiutare il presidio del territorio"

"Le ronde fatte da ex poliziotti e carabinieri, o da altri appartenenti alle forze di sicurezza non più in servizio, sono una novità positiva e intelligente. E' la stessa proposta che ho lanciato pochi giorni fa, e che sono certo si tradurrà in un aiuto concreto nel presidio del territorio". Il sindaco di Vicenza, Achille Variati (PD), commenta favorevolmente la norma sulle ronde, contenuta nel decreto approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Tre giorni fa, in un'intervista a "Il Giornale", Variati aveva dichiarato: "Le ronde? Quelle di partito mi preoccupano. Ma l'esigenza di presidio del territorio è reale. A Vicenza vogliamo provare a organizzarle chiedendo la disponibilità di ex appartenenti alle forze dell'ordine: carabinieri, poliziotti, finanzieri". "La prima preoccupazione che dobbiamo avere come amministratori - spiega il sindaco di Vicenza - è quella di proteggere i cittadini e la loro tranquillità, rifiutando l'idea che nelle nostre città si creino zone di extra-territorialità. Ma c'è modo e modo: l'ipotesi di istituzionalizzare gruppi di cittadini semplici, privi di addestramento specifico e di esperienza, delegandoli al pattugliamento del territorio mi lasciava perplesso. E mi preoccupava anche di più il tentativo di qualche partito di dare a queste ronde un colore politico: il rischio era di creare altri problemi, anzichè risolverli. L'idea di ricorrere alle associazioni che rappresentano gli ex appartenenti alle forze dell'ordine, che avevo lanciato e che oggi ritrovo nel decreto del Governo, segna una differenza sostanziale: si tratta di servitori dello Stato di grande esperienza, sulle cui motivazioni e modalità d'azione è la loro stessa biografia a offrire ampie garanzie. Credo che questo provvedimento - conclude Variati - possa aiutare ad affrontare un problema vero, ma senza demagogie e senza forzature, con equilibrio".

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