Città di Vicenza

10/02/2009

Nuovo incontro del tavolo intersettoriale sulla zona industriale: sarà il Pat lo strumento che ne definirà il futuro

Sarà il Pat, cioè il Piano di assetto del territorio,  lo strumento che definirà la trasformazione complessiva della zona industriale ovest di Vicenza. Questo l’orientamento ribadito dall’amministrazione al tavolo intersettoriale ritornato a riunirsi questa mattina a Palazzo Trissino. Per il Comune c’erano l’assessore alla progettazione e innovazione del territorio ed alla cultura Francesca Lazzari, l’assessore all’edilizia privata Pierangelo Cangini e l’assessorealla mobilità, ai trasporti, ai lavori pubblici ed alle infrastrutture stradali Ennio Tosetto, accompagnati dai rispettivi dirigenti. C’erano inoltre i rappresentanti delle categorie economiche vicentine, dei sindacati, degli ordini professionali, della Provincia, della Fiera e dei Comuni che confinano con la città.

Nel corso dell’incontro, particolarmente apprezzato dai partecipanti per il metodo basato sulla concertazione, l’amministrazione comunale ha comunicato i criteri seguiti per la  predisposizione delle controdeduzioni alla delibera sulla variante alle zona industriale che andrà in consiglio comunale domani pomeriggio. E’ stato ribadito che la variante non sarà il nuovo piano regolatore della zona industriale.

Ancora, gli assessori hanno precisato che la ricerca delle risorse economiche per riqualificare la zona industriale è una necessità importante, ma va risolta non con le controdeduzioni, ma con provvedimenti del consiglio comunale relativi agli oneri di urbanizzazione, con le convenzioni sugli interventi e le perequazioni da definire in sede di Pat collegate ad un preciso progetto di riqualificazione.

Su questi aspetti l’assessore Cangini ha approfondito le linee dell’amministrazione preannunciando una prossima delibera che riguarderà tutta la zona industriale e non solo quella interessata dalla variante. Cangini ha analizzato la situazione edilizia attuale, facendo il quadro reale degli abusi: dal 2003 a oggi l’attività di vigilanza ha comportato l’avvio del procedimento per abuso edilizio per 287 casi, di cui 117 archiviati (per trasferimento, condono del 2004, cessata attività…), 62 per i quali c’è una richiesta di ripristino dello stato dei luoghi, 58 che riguardano pratiche da definire, 33 sospesi perché in attesa di un condono, di una sanatoria o di un ricorso pendente al TAR, 7 in corso di definizione del provvedimento definitivo, 5 relativi a ingiunzioni di pagamento per sanzioni non ancora versate, 5 riferiti ad annullamenti dell’agibilità. La tipologia di abuso più diffuso, ha spiegato Cangini, riguarda il cambio di destinazione d’uso di unità normalmente medio piccole concentrate all’interno di grandi edifici.

L’assessore Ennio Tosetto ha introdotto una prima riflessione sulle problematiche della mobilità della zona industriale, aprendo il confronto su questo tema e rinviando ad un prossimo incontro gli approfondimenti.

L’assessore Francesca Lazzari, infine, ha illustrato il lavoro di sintesi sui contributi che i partecipanti al tavolo hanno prodotto in questi mesi. Tutti i temi emersi sono stati confrontati, evidenziando il grado di condivisione registrato sulle diverse problematiche. Tra gli argomenti ricorrenti ci sono la richiesta di un progetto urbanistico unitario con attenzione alla mobilità, all’ambiente (in particolare al rischio idraulico) e alla qualità urbana, il coinvolgimento dei comuni contermini, la destinazione d’uso, il credito edilizio e la perequazione. Tutti i contributi sono stati pubblicati sul sito www.vicenzaforumcenter.it

(indirizzo completo: http://anteprime.officinedigitali.it/forum_center/progetti/pagina180.html )

Il tavolo sulla zona industriale tornerà a riunirsi tra un mese e mezzo per discutere la proposta di indirizzo dell’amministrazione per il Pat.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.