Città di Vicenza

29/01/2009

Muschi per monitorare i metalli pesanti nei fiumi di Vicenza

Saranno i muschi a monitorare la presenza dei metalli pesanti, come il pericoloso mercurio, nei fiumi di Vicenza. Lo ha deciso la giunta comunale aderendo, su proposta dell’assessore all’ambiente Antonio Marco Dalla Pozza, ad una convenzione da sottoscrivere con la Provincia. Il settore ambiente e tutela del territorio individuerà i corsi d’acqua cittadini e i punti critici da controllare attraverso questo innovativo sistema.

In sostanza, nei corsi d’acqua che il Comune considera maggiormente a rischio, come ad esempio il tratto a valle del centro storico per il Bacchiglione e l’intero corso cittadino del Retrone, saranno posizionati dei sacchetti contenenti un particolare tipo di muschio. Il sistema, del tutto ecologico, a parità di costo risulta molto più efficace dei normali prelievi di campioni d’acqua, perché i muschi “moss-bags” registrano nel tempo la contaminazione da metalli e attraverso un meccanismo di “memoria naturale” consentono di raccogliere una serie di dati altrimenti non rilevabili.

La tecnica del biomonitoraggio attraverso i muschi è stata studiata ed applicata dal Dipartimento di biologia dell’università di Trieste con la partecipazione, nella fase sperimentale, della Provincia di Vicenza. Ora  anche il Comune di Vicenza entra a pieno titolo nel progetto con una compartecipazione di 2.000 euro - altrettanti ne metterà la Provincia – che consentirà di posizionare nei fiumi del territorio comunale quattro stazioni di controllo dove immergere i sacchetti dei muschi-sentinella.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.