Città di Vicenza

29/01/2009

Attività didattica al museo naturalistico con tre nuove associazioni

Un importante arricchimento dell’offerta dell’attività didattica nei musei cittadini interessa il Museo naturalistico archeologico: tre nuove associazioni affiancano il “team” composto da operatori ed esperti dell’associazione Ardea, che da anni – in convenzione con il Comune – collabora con Museo civico, Museo naturalistico archeologico e Museo del Risorgimento e della Resistenza per offrire la propria esperienza nel settore della didattica museale.

Uno dei compiti fondamentali degli istituti museali è infatti quello di attivare un’offerta didattica che interagisca con le attività scolastiche come strumento per aiutare a vivere e costituire lo sviluppo della realtà contemporanea. Su questo percorso si colloca anche l’organizzazione della XII Giornata sulla didattica museale organizzata da Regione Veneto e Musei civici, ospitata dalla pinacoteca nello scorso autunno.

La nuove collaborazioni hanno preso avvio già lo scorso dicembre e sono state presentate oggi a Palazzo Trissino dagli assessori all’istruzione Alessandra Moretti e alla cultura Francesca Lazzari. Le tre associazioni sono la cooperativa “I Berici”, l’associazione culturale “Studio D” e la cooperativa “Rsn Biosphaera”, attive da anni nell’ambito della valorizzazione e della educazione al patrimonio.

Le proposte didattiche, rivolte agli studenti e agli insegnanti di ogni ordine e grado, ma anche a tutti coloro che ne fossero interessati, comprendono percorsi museali e laboratori, che intendono tracciare alcune linee guida per la lettura integrata delle collezioni archeologiche e naturalistiche del museo, inserendole in un quadro interdisciplinare di analisi storica, scientifica, antropologica, geografica ed economica del territorio a partire dall’osservazione di quanto è conservato al museo. Nuovi e stimolanti laboratori, percorsi interattivi, uscite sul territorio, happening e approfondimenti per riconoscere il nostro patrimonio culturale e ambientale sono proposti come valore aggiunto di ogni azione educativa.

“Da una parte – ha commentato l’assessore Lazzari - l’obiettivo è quello di salvaguardare e divulgare lo straordinario patrimonio dei nostri istituti culturali, dall’altra parte si intende privilegiare alcune categorie di fruitori, i bambini e i ragazzi, che hanno bisogno di strumenti di lettura specifici per poter interpretare nel modo corretto il significato dell’esposizione e più in generale delle collezioni conservate. Il museo, del resto, non è più chiamato solo a documentare, e quindi conservare, il passato, ma anche a restituire l’immagine della città contemporanea dove convivono diverse identità, in un mosaico di culture e di relazioni”.

I reperti museali raccontano l’evoluzione dell’uomo, le tracce della storia del popolamento umano nel territorio vicentino dal Paleolitico attraverso il Neolitico e l’Età del Bronzo fino alla civiltà dei Veneti antichi, la pietra e l’acqua come risorse. Non solo: a partire dai reperti museali si approfondiscono temi come la biodiversità, guidati dalla lettura del libro di Mario Rigoni Stern “Arboreto selvatico”. In occasione del bicentenario della nascita di Darwin verrà proposto alle scuole un’originale attività di ricerca sull’evoluzione e biodiversità della piccola e comune chiocciola che vive fra l'erba e sotto le siepi: la cepaea nemoralis. I risultati raccolti verranno poi inviati, attraverso il museo di Vicenza, al Museo di storia naturale di Londra che coordina il progetto.

Particolarmente soddisfatta delle nuove proposte si è dichiarata anche l’assessore Moretti: “I nuovi percorsi didattici renderanno ancora più attrattiva l’offerta del museo di Santa Corona – ha sottolineato - che registra ogni anno una media di 5000 ingressi con biglietto ridotto dovuti alle visite delle scolaresche. L’anno scorso sono state 88 le classi in visita di cui 36 hanno optato per l’offerta visita+laboratorio. Ringraziamo quindi vivamente le associazioni che ci danno una mano ad arricchire l’offerta didattica e a trasmettere la conoscenza del nostro territorio ai bambini e ai ragazzi”.

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