Città di Vicenza

26/01/2009

Al via giovedì 29 gennaio la rassegna d'essai “Film Project” alla multisala Roma

Giovedì 29 gennaio s’inaugura con Stella di Silvie Verheyde  l’appuntamento d’essai denominato "FilmProject 2009" alla sala 2 della Multisala Roma di Vicenza. Promossa e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura del Comune e curata da Mario Calderale, l’iniziativa intende proporsi come una nuova occasione di fruizione cinematografica d’eccellenza. La rassegna è resa possibile anche dalla disponibilità della struttura cinematografica cittadina più moderna e tecnologicamente avanzata, in grado di offrire uno spazio – anche mentale – dove il cinema possa diventare un valore condiviso. 

Il programma del primo ciclo prevede dodici film - con proiezioni alle ore 16, 18, 20, 22 – senza vincoli per l’intero ciclo, ma con un biglietto d’ingresso di 5 euro, ulteriormente scontato a 3 Euro per gli over 60, gli universitari e per i possessori della speciale Card che si ritira alla Casa del Palladio e alla Libreria Galla al costo di 5 Euro. Gli spettatori disporranno anche di un’esauriente scheda critico-informativa.  

La programmazione si muoverà all’interno di un’idea plurima di cinema, puntata su concetti chiave quali ricerca formale, approfondimento della realtà e conoscenza del cinema a venire, senza dimenticare quello classico del passato. Sono inoltre in via di definizione i primi due approfondimenti critici tenuti da esperti, che si svolgeranno nella sala dei Chiostri di Santa Corona e hanno come titolo: "Gomorra, il divo e gli altri: indagine su un modello di cinema tornato a brillare" e "Tutta la vita davanti: sogni e bisogni dei giovani nel cinema d’oggi".

Il film scelto per l’apertura del ciclo è un’opera di squisita fattura diretta nel 2008 dalla francese Sylvie Verheyde, capace di rinverdire la lezione di Truffaut con tocco sensibile e misurato. Stella è una sorta de I 400 colpi  al femminile. C’è la stagione inquieta che segna il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, c’è la Francia anni Settanta delle periferie di Parigi e di un nord industriale dove si lavora ma non ci si diverte, c’è il contrasto fra chi è una figlia del popolo, a proprio agio tra ubriaconi e disoccupati, e la disciplina, i professori, i compagnia di classe di una scuola media pubblica della buona borghesia. Profondamente autobiografico, Stella ricalca le esperienze della regista, anche lei figlia di proprietari di una pensioncina con annesso bar, cresciuta in un ambiente dove l’esistenza di un libro è sconosciuta, e dove fin da subito si apprende la durezza del vivere. Il risultato è un film delicato, romantico senza sdolcinature, in cui il complesso mondo dell’adolescenza viene esplorato con mano sicura. 

Il secondo appuntamento della rassegna sarà con Alexandra, l’ultimo capolavoro del russo Alexander Sokurov.

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