Città di Vicenza

02/01/2009

Le icone russe protagoniste della video-installazione di piazza dei Signori

Continuerà sino al giorno dell'Epifania la video-installazione sul megaschermo di piazza dei Signori. La nuova installazione - pensata per accompagnare i giorni del Natale e curata dall’artista Roberto Dal Bosco a titolo gratuito, ai soli costi di realizzazione - celebra in vari modi i sentimenti positivi che permeano le feste grazie alla proiezione di tre distinte sequenze di immagini: il volontariato dei vicentini in Africa nel lavoro delle Ong laiche e delle missioni cattoliche; la Madonna di Monte Berico con le relative iconografie (la statua, la basilica e la corona), in cui si riattualizzano i più significativi quadri vicentini sulla maternità della Vergine (Fogolino, Tiepolo, Tintoretto, ecc.); e, infine, "Iconostasi", la parte principale e più intensa del set visivo della durata di circa 20 minuti.

"Iconostasi" (dal nome delle porte divisorie decorate presenti nelle chiese ortodosse) è costituita da una rielaborazione visiva di quel particolarissimo genere pittorico che è l'icona russa, genere che è celebrato da una sostanziosa collezione di pezzi nei musei di Palazzo Leoni-Montanari grazie a Banca Intesa San Paolo - Cassa di Risparmio del Veneto, ente che ha offerto ai produttori della video-installazione la disponibilità di mandare su schermo quattro icone della sua preziosa collezione.

L'intervento di Dal Bosco, quasi a voler sancire l’automatica e profonda spiritualità e spettacolarità delle icone, si è dunque limitato a leggeri movimenti che guidano la lettura delle icone più complesse, tentando così di definire in chiave moderna l'elemento visivo che più salta agli occhi quando si osserva un'icona: il fondo d'oro, che rappresenta la dimensione eterna in cui sono avvolte le narrazioni dei dipinti.
"Sono sempre rimasto affascinato – spiega Dal Bosco - dall'oro delle icone, da come appaia profondo e infinito, eppure pacifico. Ho tentato così di tradurre questa sensazione in effetti visivi che ho integrato nelle icone, così da sottolinearne con una grande proiezione la potenza luminosa. Nella lettera agli Efesini è scritto 'Tutto ciò che è manifestato è luce'".

Tra i pezzi messi a disposizione da Intesa San Paolo vi è una raffigurazione della Protezione della Madre di Dio (Novgorod, XV secolo), che unisce in sé il tema dell’intercessione della Vergine in favore dei credenti al cospetto del Salvatore e quello della forza taumaturgica del manto; un’unione, questa, fortemente visibile anche presso il simulacro della Vergine a Monte Berico.

E' proiettato direttamente dalla collezione di Palazzo Leoni-Montanari anche San Nicola con otto scene della sua vita (Russia settentrionale, XVI secolo) in cui viene raccontata la travagliata vita del santo, le cui spoglie giacciono a Bari. San Nicola è tra l’altro molto adatto al clima natalizio in quanto a lui si fa risalire tradizionalmente la figura di Babbo Natale, ovvero Santa Klaus (da Niklaus).

Tra le altre icone presentate nell'opera vi è la Theotokos di Vladimir (anche detta Nostra Signora di Vladimir, o Vladimirskaja), icona che i russi considerano protettrice della loro patria e che nel video in piazza dei Signori è raffigurata mentre emerge dalle tenebre.

Trova spazio infine fra le proiezioni anche un'icona altrettanto venerata ma più prettamente cattolica, la Madonna Nera di Czestochowa, considerata dai polacchi la loro più sacra reliquia e il più alto simbolo nazionale.

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