Città di Vicenza

04/12/2008

I sette sindaci delle città capoluogo del Veneto insieme per affrontare i problemi comuni

I sette sindaci delle città capoluogo del Veneto si sono riuniti oggi pomeriggio per la prima volta a Vicenza su iniziativa del primo cittadino berico, Achille Variati.

“Non abbiamo parlato di politica partitica, ma di problemi delle nostre città – ha dichiarato innanzitutto Variati -. Non abbiamo dato luogo a nessun organismo contro altri organismi, anzi, consideriamo piena la collaborazione con l’Anci e con gli altri Comuni veneti. Tuttavia le nostre città, pur nelle loro peculiarità e differenze, hanno anche molte questioni in comune”. Il sindaco di Vicenza ha dunque illustrato come ciascuna di tali questioni affrontate nel corso dell’incontro sia stata affidata ad uno dei sette sindaci.

Sarà il sindaco di Verona Flavio Tosi, dunque, ad occuparsi di multiutilities nel settore delle energie, dei trasporti e dell’ambiente. “Da tempo la Regione ha in animo una grande multiutility veneta – ha sottolineato Variati -, ma il progetto non è andato avanti. Noi riteniamo sia giunto il momento, pur nelle autonomie e nelle diverse collocazioni societarie, di far nascere un gruppo tecnico-finanziario, specie in vista degli appuntamenti del 2010, quando potranno entrare in gara altre realtà europee. È opportuno quindi realizzare sinergie negli acquisti dell’energia”.

Il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo si farà invece portavoce dei sette sindaci presso lo Stato e la Regione della richiesta di utilizzare soprattutto il sistema ferroviario per il trasporto delle merci che transitano per il Veneto senza essere a questo territorio destinate. “E’ una richiesta non nuova – ha precisato Variati -, ma che è stata abbandonata dagli ultimi governi. I sindaci sono autorità sanitarie nei loro territori e, in quanto tali, alle prese con la ciclopica impresa di combattere l’inquinamento, quando siamo tutti consapevoli che le nostre singole azioni producono effetti minimi rispetto al problema. Il serpentone autostradale che attraversa la pianura padana è certamente vitale per l’economia, ma è anche fonte enorme di inquinamento, che potrebbe ulteriormente aumentare con il passante autostradale”.

Lo stesso sindaco di Vicenza Achille Variati si occuperà invece di risolvere un altro annoso problema, quello dell’alta capacità ferroviaria. “Il braccio verso est non può essere interrotto tra Verona e Padova, come è attualmente – ha dichiarato -. La criticità del nodo berico, che tiene vergognosamente ferma da anni la questione, va superata anche se servono investimenti maggiori: se serve un pezzo di galleria per ragioni ambientali, chiederemo la galleria”.

Nel corso dell’incontro è stata affrontata anche la questione turistica. Il compito di organizzare una sinergia sulla politica turistica delle città e dei territori del Veneto è stato affidato al sindaco di Venezia, Massimo Cacciari. “Ci sono città come Venezia che vengono schiacciate dal turismo – ha sottolineato Variati -, altre città invece, come Vicenza, Treviso, Rovigo, Belluno, che al contrario hanno tesori troppo nascosti e che andrebbero invece valorizzati sviluppando appieno opportunità ricettive, culturali ed artistiche”.

Flavio Zanonato, sindaco di Padova, coordinerà invece l’attività delle fondazioni liriche e teatrali venete, l’Arena e la Fenice. “Da tempo si parla di farne un unico ente lirico – ha ricordato il sindaco di Vicenza -. Ha assolutamente senso che nel Veneto vi sia sinergia tra le varie fondazioni che dovrebbero poter contare su co-produzioni, in modo che un evento che avviene in una realtà possa essere ripetuto in altre, senza creare sovrapposizioni e in modo da irrobustire un cartello veneto”.

Sempre in campo turistico, al sindaco di Belluno Antonio Prade è stato invece affidato il coordinamento nell’informazione e nella promozione - anche all’estero - delle iniziative che avvengono nelle città venete.

Fausto Merchiori, sindaco di Rovigo, si occuperà infine delle nuove povertà. “I sindaci toccano con mano giorno per giorno una situazione di progressivo impoverimento delle nostre comunità – ha spiegato Variati -. Ma su questo pende anche la povertà dei nostri bilanci coi quali sempre più spesso facciamo fatica a dare risposte. Serve allora un coordinamento per far emergere le idee migliori, quelle che costano meno e che danno le maggiori risposte, magari ragionando anche in una logica pubblico-privato”.

I tavoli coordinati dai singoli sindaci cominceranno da subito e periodicamente si terrà un incontro di regia che riunirà tutti e sette i primi cittadini veneti. Il prossimo appuntamento è già in programma per fine febbraio a Verona.

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