Città di Vicenza

21/11/2008

Un libro su Palladio architetto della villa fattoria

Nell’imminenza del cinquecentenario della nascita di Andrea Palladio (avvenuta il 30 novembre 1508), l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza organizza un incontro di presentazione del libro di Gianni Moriani Palladio architetto della villa fattoria(Cierre edizioni). L’iniziativa, in programma mercoledì 26 novembre alle 17.30, è realizzata in collaborazione con la Biblioteca Internazionale " La Vigna " (Contrà Porta S. Croce, 3), sede dell’incontro.

Alla presentazione, a ingresso libero, interverranno, oltre all’autore, Francesca Lazzari, Assessore alla cultura; Mario Bagnara, presidente della biblioteca; Guido Beltramini, direttore del C.I.S.A. "A. Palladio" e Antonio Foscari, docente dello IUAV di Venezia. 

Il volume ripercorre l’evoluzione del paesaggio agrario veneto, partendo dallaVenetia romana per focalizzarsi sulla villa palladiana, fulcro dell’organizzazione territoriale e agricola del XVI secolo e al contempo straordinaria espressione architettonica della cultura di un’epoca, costituita dalla corsa alla terra, dall’investimento fondiario, dalla coltivazione del frumento, della vite, del riso e del granoturco. Arricchito da un vasto apparato iconografico, il volume affronta l’opera da una nuova prospettiva multidisciplinare, indagando uno dei capitoli più importanti nella storia dell’agricoltura veneta.

Nel Cinquecento Venezia, avendo ridimensionato il suo ruolo mercantile, conosce la propensione del patriziato a spostare i capitali nell’investimento fondiario; contemporaneamente molti terreni acquitrinosi vengono bonificati e si scoprono nuove colture. L’agricoltura acquista così un ruolo molto importante per l’economia veneziana.

È   in questo contesto che l’architetto Andrea Palladio progetta le ville fattoria: complessi architettonici extraurbani, destinati a fungere sia da residenza sia da centro direzionale di aziende agricole. I committenti sono per lo più umanisti, che si intrattengono a breve in città per impegni diplomatici, trasferendosi in campagna appena possibile: si consolida così un nuovo stile di vita per l’oligarchia veneta. Le ville fattoria palladiane hanno reso omogeneo il territorio agricolo veneto, e Venezia ha cominciato a coltivare anche la sua regionalità: da questa scelta politica è venuto a costituirsi il Veneto come regione, con la sua peculiare vita economica, sociale e culturale.

Il lavoro di Moriani è suddiviso in capitoli nei quali si ripercorre la storia di Venezia dallo Stato da Mar allo Stato da terra -con particolare interesse per le nuove   coltivazioni del riso e del mais -, fino all’evoluzione della villa veneta.

Tra le ville oggetto di indagine vi sono: Villa Giustinian a Roncade, Villa Tiretta Agostini a Cusignana, La Soranza a S. Andrea di Castelfranco, Villa Godi a Lonedo, Villa Pisani a Bagnolo, Villa Saraceno a Finale, Villa Caldogno a Caldogno, Villa Pojana a Poiana Maggiore, Villa Barbaro a Maser, Villa Badoer a Fratta Polesine, Villa Emo a Fanzolo, Villa Cornaro a Piombino Dese, Villa Foscari a Malcontenta, Villa Sarego a S. Sofia di Pedemonte e La Rotonda.

Gianni Moriani è direttore del Master in Cultura del cibo e del vino dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e autore di numerose pubblicazioni, fra cuiIl secolo dell’odio   (Venezia 1999),L’aria rubata   (Venezia 2001),Amministrare l’ambiente   (Venezia 2002),La natura di   San Francesco   (Venezia 2004), e coautore diMetodologie di valutazione ambientale   (Milano 2006).

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