Città di Vicenza

12/11/2008

PAT: in primavera in consiglio comunale, ma prima va allineato con i programmi della nuova amministrazione e condiviso con la città

Il PAT, il piano di assetto del territorio, nuovo strumento per la programmazione dello sviluppo urbanistico della città, andrà in consiglio comunale in primavera. Lo hanno annunciato il sindaco Achille Variati e l’assessore alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari,al termine di una lunga giunta monotematica sull’argomento. La seduta di giunta ha avuto come oggetto l’audizione del professor Giovanni Crocioni, l’urbanista consulente della precedente amministrazione per la redazione del PAT.

“Il PAT - dichiara Variati - dovrà innanzitutto puntare a una chiara sostenibilità sociale, economica ed ambientale della Vicenza dei prossimi dieci anni”.

“Per questo motivo - prosegue l’assessore Lazzari - gli studi del professor Crocioni, di innegabile valore, vanno aggiornati alla luce della situazione attuale, che ha visto rapidamente cambiare le esigenze del territorio, oltre che sintonizzati con le linee programmatiche della nuova amministrazione, che individua come prioritari temi quali la qualità urbana, il problema ambientale, l’edilizia residenziale e sociale. E’ inoltre necessario rendere il documento coerente con le importanti scelte infrastrutturali che si stanno compiendo a livello non solo comunale, con le più recenti problematiche oggetto di discussioni, con le varianti in corso, con le indicazioni della Regione, con i documenti programmatori della Provincia, con lo stesso piano strategico. Ciò a cui puntiamo, quindi, è una revisione innovativa del PAT, attraverso un percorso condiviso con associazioni di categoria, professionisti, gruppi di discussione nei quartieri. Penso alla definizione di un elaborato aggiuntivo, che risolva tutti questi temi e li approfondisca in singole schede. Il dipartimento per la progettazione e l’innovazione del territorio, nel frattempo, è già al lavoro, attraverso un ufficio di piano che, in collaborazione con i settori della mobilità, delle infrastrutture, dell’ambiente e dell’edilizia privata, sta ragionando sul piano degli interventi, necessario e conseguente strumento di attuazione”.

Con alcuni punti fissi, già indicati dal sindaco: sì alla sostenibilità sociale, economica ed ambientale, sì alla valorizzazione di vocazioni come quella turistica, sì al rapporto con l’area metropolitana, no alla grande distribuzione, no a nuovi insediamenti industriali e zootecnici, no ad ignorare il futuro di aree strategiche, come quella demaniale del Dal Molin”.

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