Città di Vicenza

14/10/2008

Il sindaco Variati oggi a Roma per presentare l’esito della consultazione sul Dal Molin. Ha incontrato Gianni Letta e Walter Veltroni: “Mi hanno ascoltato a lungo, torno a Vicenza con delle attese"

Questa mattina il sindaco di Vicenza Achille Variati si è recato a Roma per incontrare il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta e il segretario nazionale del partito democratico Walter Veltroni. Tema di entrambi gli incontri: la consultazione popolare spontanea del 5 ottobre, nella quale quasi 24 mila vicentini si sono espressi contro la base americana al Dal Molin.

“All’onorevole Letta – ha spiegato il sindaco Variati – ho illustrato gli eccellenti risultati della consultazione del 5 ottobre, ho ricordato il mio sforzo e la mia volontà di dare voce alle ragioni del territorio e della democrazia e, dopo il pronunciamento negativo del consiglio di stato, il mio appoggio alla consultazione spontanea organizzata in città. Gli ho precisato che non ci sono motivi ideologici alla base del mio operato e della posizione espressa dai vicentini nella consultazione; gli ho ricordato la materia totalmente civica della richiesta che avanziamo, preoccupati di un utilizzo sbagliato e della fragilità di quell’area: Vicenza, città d’arte, sente tutto il peso di questa situazione. Ho anche sottolineato che il progetto ancora non c’è, malgrado le frequenti presentazioni dell’on. Costa, e che in ogni caso dovrebbe contenere le valutazioni d’impatto ambientale complessive che un sito tanto delicato richiede. Ho infine ribadito che, ad oggi, non ci sono risorse destinate alle opere di servizio dell’area: quelle, come la tangenziale nord, che altri chiamano “compensazioni”, ma che sono infrastrutture essenziali alla presenza stessa di un’eventuale base.”

Variati, che non ha voluto rivelare le risposte avute da Letta nel lungo e articolato incontro, ha dichiarato la sua grande attesa “affinché tutto non rimanga come prima”.

Quanto all’incontro con Walter Veltroni, è servito al sindaco per illustrare le medesime problematiche, ricordando anche le passate responsabilità del governo Prodi: “Gli ho precisato che le ragioni della nostra contestazione non sono certo quelle della sinistra protestataria, che il PD ha espunto dai propri orizzonti, ma quelle civiche di una comunità seriamente preoccupata per il suo territorio”.

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