Città di Vicenza

01/10/2008

Dichiarazione del sindaco Variati sull’ordinanza del Consiglio di Stato che sospende la consultazione sul Dal Molin: “Vivo questa decisione come la violenta sopraffazione di uno stato sordo e lontano"

“Oggi ero a Roma con i sindaci del Veneto per rivendicare l’autonomia degli enti locali e dei territori che essi rappresentano e proprio da Roma è giunto il pesantissimo stop ad una consultazione che era assolutamente in linea con questi principi.

Non sono solito commentare le decisioni della magistratura, ma questa appare un'ordinanza incomprensibile, miserevole dal punto di vista del diritto, e che sembra avvolgere l'alta corte del Consiglio di Stato in una nube di sospetto francamente inquietante.

Ogni territorio ha diritto, se non di decidere, almeno di poter partecipare al processo decisionale sulle scelte che ne determinano il futuro: prima avendo accesso trasparente alle informazioni, poi potendo far sentire la propria voce. Soltanto questo volevamo: che dopo anni in cui era stata costretta al silenzio, la città potesse finalmente esprimersi.

Ma la sordità romana ha deciso altrimenti, e pretende oggi di sottomettere nuovamente al silenzio una comunità. Una comunità che ha dato molto allo stato, e alla ragion di stato, in termini di terra e di ospitalità.

Oggi ci sentiamo traditi. E come sindaco, rappresentante di una città, di un territorio, di una comunità, vivo questa decisione come la violenta sopraffazione di uno stato sordo e lontano. “

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