Città di Vicenza

26/09/2008

Precisazioni dell’assessore Lago in merito alla gestione delle affissioni in vista della consultazione popolare sul Dal Molin: “Non è un referendum. Spazi assegnati in ordine cronologico”

La consultazione popolare sul Dal Molin che si terrà a Vicenza domenica 5 ottobre non è un referendum né un’elezione e pertanto non sono previsti spazi di propaganda riservati ai partiti, ai gruppi politici o ai comitati.
Ciò significa che l’unico criterio a cui doveva attenersi il Comune per assegnare gli spazi di affissione doveva essere l’ordine cronologico di ricevimento della commissione, come stabilito dal secondo comma dell’articolo 22 del decreto legislativo 507 del 1993. In questo modo le richieste pervenute dalle varie forze politiche in vista della consultazione popolare si sono trovate in concorrenza con quelle commerciali, che in molti casi sono giunte addirittura a inizio anno. 
E’ questa in estrema sintesi la risposta che ieri sera l’assessore al bilancio Umberto Lago ha dato in consiglio comunale alla domanda di attualità presentata dai consiglieri di minoranza Lucio Zoppello, Arrigo Abalti, Maurizio Franzina, Gerardo Meridio, Francesco Rucco, Valerio Sorrentino e Marco Zocca.

L’assessore ha inoltre fornito alcuni numeri sugli spazi prenotati e pagati dalle forze politiche in vista della consultazione popolare. In particolare su una disponibilità complessiva di 3880 spazi (compresi quelli commerciali), Vicenza capoluogo ne ha prenotati 250, il Partito democratico e la Lista Variati altri 250 e, infine, la Lega Nord 400. A questi si aggiungono il partito Rifondazione Comunista regionale che ne ha richiesti 300 e l’amministrazione comunale con altri 400.
“Il Popolo della libertà – specifica Lago – ha fatto domanda solo il 23 settembre, quando gli spazi erano ormai già stati tutti prenotati. E il Comune non ha fatto altro che rispettare le disposizioni di legge: non possiamo inventare nuovi spazi. Tra l’altro – aggiunge -, dopo una verifica all’Ufficio pubblicità e pubbliche affissioni ho potuto constatare che altri soggetti sono rimati all’asciutto, come il comitato “No Dal Molin”. Suggerisco quindi al collega Lucio Zoppello di attivarsi per tempo un’altra volta…”.

C’è però un’ultima possibilità per i ritardatari: affiggere in proprio i manifesti sugli spazi denominati “graffiti murali”, il cui elenco, peraltro, si trova anche sul sito web del Comune di Vicenza, come già comunicato dall’Ufficio pubblicità a tutti coloro che hanno fatto richiesta in questi giorni.
“Ho personalmente invitato il comando di polizia locale – sottolinea infine Lago - a vigilare attentamente sul corretto utilizzo degli spazi. Gli abusivi verranno perseguiti a norma di legge”.

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