Città di Vicenza

23/09/2008

Intervento di Achille Variati, sindaco di Vicenza, al seminario dei sindaci del Nord sul federalismo fiscale organizzato da Anci a Reggio Emilia

Quello del federalismo fiscale è, per noi sindaci, il nostro campo, perché è il campo dei cittadini. I cittadini producono ricchezza in loco, e pagano le tasse. A prescindere da chi è l'esattore, non è tollerabile che questa ricchezza sparisca totalmente da dove è prodotta per finire a Roma. Ma non sarebbe giusto neppure se i nostri soldi finissero solo a Venezia, proponendo un centralismo regionale al posto di quello nazionale. I comuni sono, dopo la riforma della costituzione, parte integrante della repubblica, con pari dignità rispetto agli altri livelli istituzionali. Non va bene che qualcuno raccolga le risorse locali e le distribuisca come vuole, e dove vuole.

Nella riforma Calderoli, ad oggi, mancano chiarezza e sicurezze. Per ora è uno spot, che rimanda ad altri tempi ed altri documenti il chiarimento su modalità attuative concrete, problema del debito pubblico, problema del finanziamento di questo modello federalista, problema della distribuzione delle risorse tra regione ed enti locali, contrapposizioni possibili tra regioni.

Come sindaci veneti, e dispiace e stupisce l'assenza incomprensibile della Lega, noi chiediamo la compartecipazione all'Irpef, come strumento di responsabilizzazione e autonomia locale anche dal punto di vista fiscale. Lo ribadiremo col treno dei sindaci veneti del 1 ottobre, che porterà il nostro messaggio a Roma.

In questa partita, però, non dobbiamo alimentare un'inutile contrapposizione tra interessi comunali e interessi regionali. Gli interessi possono essere convergenti, e con la Regione andrebbe cercato un patto. Già Galan ha benedetto il movimento dei "Sindaci del Piave": è un primo passo importante, andiamo avanti su questa strada.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.