Città di Vicenza

12/09/2008

Rapporti con Aim, Aim acqua e Amcps: la passata amministrazione ha lasciato debiti pregressi per oltre 1 milione di euro

Rapporti con Aim, Aim acqua e Amcps: la giunta comunale predispone e invia al consiglio comunale una delibera per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio della passata amministrazione per oltre 700 mila euro alla quale in sede di assestamento si dovranno aggiungere altri 387 mila euro per lavori privi di copertura finanziaria.

Variati: “Chi ci ha preceduto non ha amministrato bene. C’è stata confusione, pressappochismo e anche non rispetto delle leggi ed è per questo che invieremo la delibera alla Corte dei Conti”

Intanto arriva , oggi, una fattura di Amcps di 213 mila euro relativa ad un lavoro alle scuole di via Turra ordinato dall’assessore Abalti nel 2005, senza copertura finanziaria né approvazione del progetto

“Chi ci ha preceduto non ha amministrato bene. C’è stata confusione, pressappochismo e anche non rispetto delle leggi ed è per questo che invieremo alla Corte dei Conti la delibera che abbiamo dovuto predisporre per sanare questa situazione”. E’ questo il pesante giudizio politico espresso dal sindaco Achille Variati al termine di un’operazione di ricognizione dei rapporti tra Comune, Aim, Aim acqua e Amcps, che ha messo in luce debiti per un totale di oltre 1 milione di euro.

La  delibera approntata per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi fa dunque chiarezza sui passati rapporti tra amministrazione comunale ed aziende, sanando situazioni pregresse rimaste aperte per numerose fatture non pagate.

Nel dettaglio, per quanto riguarda Aim acqua e Aim energia, la ricognizione compiuta dall’assessorato guidato da Umberto Lago, pubblicamente ringraziato dal sindaco per il lavoro svolto, ha individuato un totale di 564 mila euro di fatture prive di specifica copertura, ma tutte relative a lavori svolti soprattutto sul fronte dell’illuminazione pubblica e, in parte, delle condotte fognarie.

A questa cifra, per quanto riguarda Aim acqua, non appena arriveranno tutte le pezze giustificative dell’azienda, andranno aggiunte altre due somme di 186 mila euro per la pulizia dei fossati e di 201 mila euro per le quote di partecipazione all’A.A.T.O., negli anni 2001 – 2002, che verranno regolarizzate in sede di assestamento di bilancio.

Stessa situazione di caos anche nei rapporti con AMCPS, rispetto ai quali, peraltro, è in corso un processo di riorganizzazione. Sono risultati realizzati, ma privi di copertura finanziaria, lavori per 142 mila euro, relativi all’impianto antincendio e alla messa in sicurezza dello stadio Menti nel 2003.

La delibera inviata al consiglio comunale contiene quindi il riconoscimento di debiti fuori bilancio per oltre 706 mila euro, ai quali, non appena giungerà la documentazione da Aim acqua, si dovranno aggiungere con l’assestamento di bilancio altri 387 mila euro.

Come detto, tale documento sarà inviato anche alla Corte dei Conti perché “i lavori sono stati eseguiti e vanno pagati – dichiara il sindaco – ma ciò non cancella le responsabilità individuali di amministratori e dirigenti che abbiano ordinato per conto del Comune interventi in difformità alle norme di legge”.

Capitolo a parte, sul fronte dei rapporti con AMCPS, riveste una questione relativa al 2005: “Esattamente questa mattina – racconta il sindaco – AMCPS ci ha consegnato una fattura di 213 mila euro per un lavoro alla scuola Rodari di via Turra. Questa fattura non può, a nostro avviso, nemmeno rientrare tra i debiti fuori bilancio. Si tratta dell’installazione di nuove finestre già al centro, in passato, di un’inchiesta. Non solo mancano un progetto approvato dall’amministrazione, la copertura finanziaria e l’ordine corretto (risulta infatti che lo stesso sia stato dato non dal dirigente, ma dall’allora assessore all’istruzione Arrigo Abati), ma va anche verificato se i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte e abbiano rappresentato un arricchimento patrimoniale per l’ente: pare infatti che le maestre abbiano paura a tenere aperti i famosi serramenti, perché pericolosi per i bambini. Abbiamo perciò chiesto al dirigente competente di valutare l’esecuzione del lavoro che, se eseguito non correttamente, non potrà essere da noi liquidato”.

“Con questa ricognizione – conclude il sindaco – chiudiamo i conti con il passato, che ci costringe ad utilizzare l’avanzo di amministrazione per sanare i debiti fuori bilancio di chi ci ha preceduto. Resta da esaminare la situazione dei primi mesi del 2008 che pure ci risulta abbia ancora dei problemi. Quello che è certo è che il nostro metodo di lavoro sarà diverso da quello che ha caratterizzato chi ci ha preceduto. E che oggi ci accusa di non intervenire su questa o quella strada, senza ricordare che ci ha lasciato in eredità un bilancio con scarsissime possibilità di manovra e, addirittura, lavori privi di quella trasparenza finanziaria sulla quale deve fondarsi l’operato di ogni buona amministrazione“.

   

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