Città di Vicenza

09/09/2008

Lettera di Berlusconi al sindaco sulla consultazione: la copia pubblicata dai giornali non è quella spedita a Variati

Lo rivela lo stesso sindaco che dice “Le tensioni di oggi sono il frutto di un mancato atto di democrazia del centrodestra” e invita i manifestanti a protestare in modo civile e rispettoso

La lettera pubblicata da alcuni quotidiani non è quella spedita dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi al sindaco Achille Variati. Lo rivela lo stesso sindaco, facendo notare che, se nei contenuti appaiono identiche, nella forma sono diverse poiché la missiva pervenuta via fax alla segreteria di Palazzo Trissino si chiude con un “Cordiali saluti”, mentre quella resa nota e fotografata dai giornali termina con un “Cordialmente”. Un piccolo giallo che, tuttavia, dimostra come non sia stato il Comune a divulgare, guarda caso proprio nel giorno dei disordini al Dal Molin, il “monito” del presidente del consiglio. Peraltro il sindaco Variati fa notare come la stessa lettera risulti inviata “per conoscenza” all’onorevole Paolo Costa e che, a questo punto, sarebbe interessante conoscere quale forma di saluto abbia riservato Berlusconi al commissario straordinario, per trarre conclusioni sulla divulgazione ad alcuni organi di stampa della nota missiva...

Quanto alla presa di posizione del presidente della Regione Giancarlo Galan, che accusa Variati di “isolare” Vicenza, il sindaco dichiara: “Sarebbe meglio che Galan fosse un po’ più presente a Vicenza, dato che in questi anni ha brillato per la sua totale assenza, in termini di iniziative e progetti per la città”.

Si avvicina, intanto, l’importante serata del premio Gli olimpici del teatro, in programma domani sera, con l’arrivo del ministro Sandro Bondi e l’annunciata manifestazione dei No Dal Molin: “Ho chiesto alla consigliera comunale Cinzia Bottene - precisa Variati - che i manifestanti si attengano a forme di protesta rispettose, civili e non violente. Domani si accenderà un importante riflettore su “Vicenza città d’arte” che non ha senso rovinare con gesti che non solo non sarebbero capiti, ma che risulterebbero controproducenti rispetto all’obiettivo di una grande e serena partecipazione alla consultazione del 5 ottobre”.

“Il centrodestra - conclude il sindaco - punta il dito contro di noi, accusandoci di dividere la città ed è invece il solo responsabile delle tensioni odierne, perché assolutamente inadempiente quando avrebbe dovuto informare e consultare i vicentini. Con la consultazione popolare voglio sanare una procedura che, fin dall’inizio, è stata privata di quel doveroso atto di democrazia che consiste nel dare voce alla volontà dei cittadini”.

 

 

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.