Città di Vicenza

21/08/2008

Il vicesindaco Moretti replica alle critiche del consigliere Sorrentino sull’ordinanza “di buona educazione”

“Il consigliere Valerio Sorrentino ritiene inutili i nuovi divieti perché Campo Marzo è sempre meno frequentato? Allora si chieda perché si è giunti ad una tale situazione. Noi ce lo siamo chiesti e abbiamo anzi provveduto subito a creare le condizioni perché i vicentini tornino a riappropriarsene”. Risponde così l’attuale vicesindaco Alessandra Moretti al suo predecessore, il quale ha duramente criticato l’ordinanza in vigore da oggi sul comportamento da osservare nelle aree verdi della città.

“Abbiamo mantenuto il divieto di sdraiarsi sull’erba solo nelle ore notturne perché un parco non va scambiato per un dormitorio e la sicurezza e la vivibilità vanno garantite anche di notte in tutti i parchi e i giardini della città, non solo dunque in Campo Marzo e nei Giardini Salvi – continua Moretti -. Se poi pensiamo che fra pochi mesi farà buio già alle cinque di sera, quando la città è ancora in piena attività ed assai frequentata, si capisce perché non a caso nell’ordinanza si parla di divieto di sdraiarsi sull’erba “dal tramonto all’alba”. Non è una presa in giro, insomma – ribadisce il vicesindaco -, né si tratta di un’ordinanza evanescente. Tutt’altro. Abbiamo introdotto degli strumenti concreti che prima non c’erano e che in caso di bisogno possono da una parte far sentire più tutelate le persone e dall’altra rendere più efficace l’azione di tutte le forze di polizia, non solo quella locale, chiamate a far rispettare il provvedimento”.

“Come assessore all'istruzione – sottolinea infine Moretti – sono molto orgogliosa di far parte di una giunta comunale che si sente in dovere di farsi promotrice del rispetto per la persona, l'ambiente, la natura e i beni pubblici. Tutti i giorni infatti si leggono sui giornali tristi vicende di vandalismo o di scarso senso civico ad opera di ragazzi. Ben venga dunque l’aiuto da parte dell’amministrazione alle famiglie e alla scuola nel delicato e difficile processo di educazione”.

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