Città di Vicenza

13/08/2008

Ordinanza antibivacco con camper e roulotte: cinque sanzioni. Il sindaco: “Paga aver attivato la linea della fermezza contro chi non rispetta le regole, ma non ci dimentichiamo della solidarietà"

Questa mattina, nella zona verde all’incrocio tra via Maurisio e via Dalla Chiesa a Ca’ Balbi, gli agenti della polizia locale hanno applicato per la prima volta l’ordinanza “antibivacco con furgoni, camper o roulotte”, sanzionando quattro nomadi e un turista francese. Dalla sua entrata in vigore, venerdì scorso, si tratta delle prime sanzioni elevate per scoraggiare questa pratica.

I nomadi, della famiglia Halilovic, e il turista francese che bivaccavano con le loro famiglie in una zona non destinata al campeggio, sono stati multati ciascuno con una sanzione di 350 euro. Due sono stati invitati anche a rimuovere i rifiuti sparsi per terra vicino ai mezzi.

A tutti è stato spiegato che dovevano andarsene immediatamente, altrimenti sarebbe scattata anche una denuncia penale per “inottemperanza ad un ordine legalmente dato” (articolo 650 del codice penale), cosa che i sanzionati hanno immediatamente e diligentemente fatto.

Il sindaco, appresa la notizia dall’intervento, commenta: “Da quando, venerdì scorso, è entrata in vigore l’ordinanza contro i bivacchi con camper e roulotte vicino ai parchi gioco e nei parcheggi, fino ad oggi non c’erano ancora state segnalazioni, perché, evidentemente, il fenomeno ha già cominciato a ridimensionarsi. Apprendo peraltro con soddisfazione che l’intervento di questa mattina, reso possibile dalla segnalazione di alcuni cittadini, è stato prontamente risolto dagli agenti di polizia locale, proprio grazie all’applicazione dell’ordinanza. Bisognerà mantenere questa fermezza anche sul lungo periodo, perché si capisca che certi comportamenti - chiunque sia ad adottarli - a Vicenza non sono ammessi. Nello stesso tempo ribadisco che, per quanto riguarda i nomadi, questa amministrazione intende accompagnare la fermezza con la solidarietà e che, in questo senso, al più presto intendiamo affrontare i problemi strutturali dei campi nomadi comunali, per renderli non solo a norma, come già sono, ma anche più accoglienti e organizzati”.

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