Città di Vicenza

07/08/2008

Vicenza per il Tibet: candele e bandiera alla finestra del sindaco e, domani, fumogeni rossi dai campanili

 

Da questa mattina, alla finestra dello studio del sindaco all’angolo tra corso Palladio e contrà Cavour, sventola la bandiera del Tibet, mentre alcune candele attendono la sera per essere accese. Alla vigilia dei giochi olimpici, è questo il segno della vicinanza del Comune di Vicenza al popolo tibetano, oppresso dal governo cinese.

La bandiera esposta a Palazzo Trissino non è un vessillo qualsiasi, ma il dono che il sindaco Achille Variati ha ricevuto qualche giorno fa da Tseten Chhoekyapa, il rappresentante per l’Europa del Dalai Lama e del governo tibetano in esilio.

In occasione di quella visita, dopo aver ascoltato dall’ambasciatore del Dalai Lama il drammatico racconto delle condizioni di vita dei tibetani, il sindaco aveva annunciato di aderire alla campagna di solidarietà verso quel popolo, al quale risultano negati i più elementari diritti umani.

Tutti i vicentini, questa sera, sono stati invitati ad accendere una candela alla finestra, come faranno decine di migliaia di persone in tutto il mondo. Per l’occasione sono state realizzate delle locandine, il cui studio grafico è stato offerto gratuitamente dal pubblicitario vicentino Alessandro Rea, che sostiene la causa tibetana.

Domani, giorno d’inizio dei giochi olimpici, ci sarà anche un altro segno: alle 13 un gruppo di aderenti all’iniziativa mondiale Sad Smoky Mountains (SSM), promossa dall’alpinista e artista vicentino Alberto Peruffo, accenderà dei fumogeni rossi al piazzale della Vittoria di Monte Berico e su alcuni campanili della città, tra i quali quello di San Lorenzo.

 

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