Città di Vicenza

05/08/2008

Ordinanza del sindaco di Vicenza contro i bivacchi di camper e roulotte nelle zone di parcheggio: multe da 350 a 500 euro e denuncia penale per chi non se ne va.

Prostituzione: multe da 500 euro per i clienti e una mano tesa a chi vuole uscire dal giro

 L’aveva promesso e oggi ha firmato un’ordinanza che potrebbe fare scuola: il sindaco di Vicenza dichiara guerra contro i bivacchi con camper e roulotte e utilizza tutti i poteri che la legge gli consente per sconfiggere il fenomeno: sanzioni amministrative salate che, in virtù del decreto sulla sicurezza, la giunta fissa da 350 a 500 euro, e una denuncia penale, a norma dell’art. 650 del codice, per chi, sanzionato, non ottempera all’ordine di rimuovere i rifiuti e andarsene.

L’ordinanza, contingibile ed urgente e in vigore fino al 31 ottobre, mira a risolvere il problema della sosta di gruppi di nomadi in alcune zone di parcheggio della città. L’obiettivo è intervenire in maniera radicale, “prima che le segnalazioni e le reazioni di insofferenza dei miei concittadini – spiega lo stesso sindaco – degenerino, se non governate, in episodi di razzismo che dobbiamo assolutamente evitare. L’avevamo annunciato o ora raccoglieremo i frutti della nostra fermezza: con questo e con altri strumenti e, più in generale, con la specifica attivazione della polizia locale sulle principali urgenze della città in tema di sicurezza,”.

Di qui il provvedimento che, registrando un aumento del fenomeno nella zona nord e soprattutto est di Vicenza e un crescente senso di insicurezza nei residenti, si appella al divieto di utilizzare la strada e gli spazi pubblici come “indebita dimora”.

Nel dettaglio, è vietato il bivacco, cioè l’utilizzo dello spazio pubblico come se fosse casa propria, con camper, furgoni, autoveicoli e roulotte in aree ben precise di Vicenza nord ed est. Via Baden-Powell, via Dall’Acqua all’angolo con via Mainardi, via Piazzetta all’angolo con via Calvi, via Palemone vicino alla scuola, via Dalla Scola, via Giuriato, viale della Pace, via Maurisio, via Bachelet, strada delle Coltura Camisana vicino al parco giochi, via Falcone e Borsellino a Ca’ Balbi, piazzale Baraggia: questo l’elenco delle zone dove continue sono state le segnalazioni e da dove si partirà per far rispettare il divieto. Con la precisazione che, se i gruppi di nomadi dovessero semplicemente spostarsi in altre zone della città, l’ordinanza sarà immediatamente aggiornata con i nuovi luoghi da tutelare.

Quanto ai due campi nomadi comunali, Variati ricorda che, senza tanti clamori, Vicenza ha già compiuto il censimento dei mezzi e delle famiglie ospitate e intende applicare il regolamento: via per sempre dal campo chi d’ora in avanti avrà condanne passate in giudicato e chi non manderà i figli a scuola.

Anche sul fronte della lotta alla prostituzione, da venerdì prossimo - giorno dell’entrata in vigore del provvedimento -, le forze dell’ordine avranno uno strumento in più grazie ad un‘ordinanza a firma Variati: come il collega di Verona, anche il sindaco di Vicenza sceglie la linea dura contro i clienti: è prevista una multa di 500 euro (la giunta ha fissato nel limite massimo previsto dalla legge la sanzione) per chi si ferma lungo la strada a contrattare una prestazione, chiedere informazioni, far salire una prostituta in auto. La sanzione scatta anche per chi si abbiglia in modo discinto per provocare il cliente.

“Ma alla mano della fermezza - spiega il sindaco - il Comune accompagna la mano della solidarietà: lungo le strade del sesso, d’accordo con l’amministrazione comunale, i volontari dell’associazione Mimosa contattano chi si prostituisce offrendo la possibilità di uscire dal giro, protezione per la famiglia, una casa protetta in un'altra provincia”.

Il numero verde per la richiesta anche anonima di informazioni è l’800290290.

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