Città di Vicenza

01/08/2008

Dal Molin, Variati condanna l'occupazione della stazione

E sulla richiesta di Cattaneo di mandare l'esercito: "Una colossale sciocchezza"

"Se qualcuno dovesse scegliere la strada della ricerca della tensione, della sfida alle leggi, o addirittura della violenza, farebbe un grosso errore". E' questo il commento del sindaco di Vicenza, Achille Variati, all'acceso confronto tra forze dell'ordine e manifestanti del No Dal Molin occorso ieri notte attorno alla stazione ferroviaria.

"La libertà di manifestare, di protestare, anche di contestare - prosegue Variati - rappresenta il sale della democrazia. Ma quello che gli attivisti del No Dal Molin devono capire, e lo devono capire in particolar modo i loro leader, è che il fatto di essere portatori di un legittimo dissenso non dà loro più diritti di quelli che hanno gli altri cittadini. I miei diritti finiscono dove cominciano i diritti degli altri, è bene tenerlo a mente. E se qualcuno poi dovesse pensare di trovare in questa amministrazione una sponda o una copertura a comportamenti scorretti, violenti o illeciti sbaglierebbe di grosso. Non posso quindi che condannare il tentativo di occupazione della stazione: è stato un atto illecito, che configura un reato, e che porta un inaccettabile e preoccupante incremento della tensione in quello che deve rimanere un confronto civile e pienamente democratico. E' molto semplice: la legge dice che manifestare sui binari equivale a un reato, l'interruzione di pubblico servizio. E mi pare evidente che le forze dell'ordine non avrebbero potuto in nessun modo autorizzare un reato. Credo anche che sia stato un errore, perchè la larga parte di quanti nutrono dubbi sul progetto di una nuova base militare al Dal Molin non ha voglia di veder militarizzata la città per gli eccessi di poche decine di persone. Il modo per dire il proprio pensiero sarà la grande consultazione popolare di inizio ottobre, dove la città ritroverà finalmente la propria voce".

Il sindaco Variati ha poi commentato la richiesta di invio dell'esercito a Vicenza a tutela dell'ordine pubblico, avanzata dopo gli episodi di ieri sera dal portavoce del Comitato per il Sì Roberto Cattaneo: "Una colossale sciocchezza".

"Che peraltro - conclude Variati - mostra anche una mancanza di rispetto verso chi, a partire dal Prefetto e dal Questore, assolve ogni giorno egregiamente a questo compito".

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