Città di Vicenza

21/07/2008

Il sindaco fa gli auguri a Attilio Pollini, storica guida turistica vicentina

Ottanta anni, ma ancora tanta voglia di scoprire i segreti della sua città e di farli scoprire agli altri. Così, quando il sindaco gli ha regalato l’introvabile edizione del 1956 della Guida di Vicenza di Cevese, Barbieri e Magagnato, Attilio Pollini, invitato questa mattina a Palazzo Trissino per festeggiare i suoi ottant’anni, si è subito tuffato tra le preziose pagine di quello storico volume “del quale - ha confessato  - avevo soltanto alcune parti, e per giunta fotocopiate”.

L’ingegner Pollini, del resto, meritava sia l’attenzione sia il pregiato dono dell’amministrazione comunale, come segno di gratitudine per un uomo che, con passione e competenza, ha fatto conoscere a centinaia di turisti le bellezze di Vicenza.

Attilio Pollini, guida turistica abilitata per Vicenza, le ville e anche Verona, era accompagnato dalla moglie Marlene Vagt e da Dino Secco, presidente del consorzio Vicenza è, del quale erano presenti anche il direttore Vladimiro Riva, la responsabile della segreteria Carla Padovan e tutto lo staff che, a sua volta, gli ha regalato alcune riproduzioni di disegni palladiani, realizzati dalla stamperia Busato per i 500 anni di Andrea Palladio.

Durante l’incontro con il sindaco, l’ingegner Pollini non ha mancato di informarsi sullo stato di avanzamento dei cantieri palladiani, mentre il sindaco, che era accompagnato dall’assessore alla cultura Matteo Quero, si è fatto promettere dall’anziana guida una mattinata, per conoscere Vicenza attraverso i suoi racconti. E’ stata letta anche una lettera d’augurio giunta proprio oggi da un giornalista tedesco, di recente in visita a Vicenza: “Attilio Pollini:  un uomo che non si dimentica. Il suo  volto è come un paesaggio pieno di mistero. Suscita in chi lo ascolta  il desiderio di sentire sempre di più la sua voce e le sue parole. Attraverso di lui è possibile vedere le opere dei grandi artisti, come Palladio e Veronese, da un altro punto di vista e comprenderle, se possibile ancora meglio, nonostante da parte mia le conoscessi già molto bene. Come suo ospite, da lui saggiamente guidato in buon tedesco attraverso le bellezze dentro e attorno a Vicenza,  mi sono sentito in certo qual modo affamato delle sue spiegazioni,  e penso con molta gratitudine ad Attilio Pollini. Bernd Hahlweg, da Berlino gli augura una lunga vita."   

 

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