Città di Vicenza

22/05/2008

Ritorna l'Edipo per il 61° Ciclo di Spettacoli Classici del Teatro Olimpico di Vicenza

Si aprirà il 12 settembre con l’ormai tradizionale cerimonia di consegna dei Premi Olimpici il 61° Ciclo di Spettacoli Classici del Teatro Olimpico di Vicenza, promosso dal Comune di Vicenza e dal Teatro Stabile del Veneto. Il nucleo del Ciclo, dedicato quest’anno al  500° anniversario della nascita di Andrea Palladio, sarà eccezionalmente costituito da ben due spettacoli di produzione di grande rilievo culturale ed organizzativo, realizzati dal Teatro Stabile del Veneto. Si inizia con Edipo (25-29 settembre) per la regia di Lluís Pasqual, uno dei maggiori registi di prosa europei, che ha concepito una versione unica dei due testi Edipo re e Edipo a Colono di Sofocle, già presentata con successo negli anni scorsi in Spagna. Lo spettacolo vede come protagonista Massimo Popolizio, affiancato, tra gli altri,  da  Gaia Aprea e Max Malatesta, e viene coprodotto dagli Stabili del Veneto e di Catania.

La seconda nuova produzione è Peccato che sia una sgualdrina di John Ford per la regia di Luca de Fusco (10-12 ottobre), grande classico della drammaturgiaelisabettiana. Gli interpreti sono ancora Gaia Aprea e Max Malatesta assieme a Stefano Scandaletti. Lo spettacolo è prodotto in collaborazione con ilTeatro Biondo Stabile di Palermoe il Teatro Stabile di Verona. 

Edipo e Peccato che sia una sgualdrina non costituiscono solo l’ossatura del Ciclo vicentino per le celebrazioni palladiane ma un vero e proprio esperimento produttivo, tipico del teatro pubblico e che presenta aspetti interessanti sia dal punto di vista organizzativo che culturale. I due spettacoli saranno infatti realizzati contemporaneamente dalla medesima compagnia e provati nei due teatri della città di Vicenza, utilizzando e valorizzando la nascita in città del  nuovo teatro della città. 

Evento conclusivo del 61° Ciclo di Spettacoli Classici sarà, il 15 ottobre, un  importante concerto che mette assieme musiche di scena composte nei diversi secoli per la messa in scena di Edipo, testo “simbolo” dello spazio palladiano per la rappresentazione furono realizzate le scene dello Scamozzi. Con tale concerto prosegue la collaborazione con Francesco Erle e il suo coro Schola S. Rocco e con l’Orchestra del Teatro Olimpico.

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