06/05/2008
Vicenza jazz: il programma di oggi martedì 6 maggio
Anche oggi la tredicesima edizione di New Conversations - Vicenza Jazz (organizzata dal Comune di Vicenza assieme alla Regione Veneto e il Ministero per i beni e le attività culturali, con il concorso di A.I.M. e Assicurazioni Generali) non dimentica di approfondire il suo tema: "Le architetture del jazz", con un nuovo concerto nella cornice palladiana dell’Odeo del Teatro Olimpico (anziché, come precedentemente indicato, Palazzo Barbaran Da Porto). Qui, alle 18, si potrà assistere alla doppia esibizione del Pedrollo Jazz Ensemble del Conservatorio diretto da Paolo Birro e Salvatore Maiore e della Big Band del Conservatorio diretta da Emanuele Pasqualin: in programma musiche di Shostakovich e Weill ispirate al jazz.
L’appuntamento principale per questa nuova giornata del festival vicentino sarà però alle 21 al Teatro Comunale, con un altro doppio concerto per ricordare il centenario della nascita di Stephane Grappelli, indiscusso padre del violino jazz: di scena il trio composto da Costel Nitescu (violino) - che sostituisce Florin Niculesci, bloccato da una forte tendinite - Christian Escoudé (chitarra) e Fabien Marcoz (contrabbasso). Seguirà il duo composto da Jean-Luc Ponty (una celebrità del violino jazz-rock) e Wolfgang Dauner (pianoforte). Si tratta di una serata costruita in esclusiva per Vicenza Jazz e dedicata a uno strumento, il violino, che ha ancora molto da esprimere in ambito jazzistico.
Da anni Nitescu colleziona ammiratori in tutto il mondo, grazie a collaborazioni con musicisti di punta nel genere, quali Tchavolo Schmitt, Mandino Reinhardt o Marcel Loeffler. E la sua partecipazione ad un omaggio a Grappelli è ancor più giustificata, visto che il suo più recente lavoro discografico porta l’inequivocabile titolo di "Forever Swing, Forever Grappelli". Ma già da solo il nome di Christian Escoudè potrebbe giustificare l’acquisto del biglietto per la serata. Nato nel 1947, padre musicista gitano e madre cantante, il chitarrista è cresciuto nella venerazione per Django Reinhardt. Avvicinatosi al bebop, ne coniuga le linee spigolose con inflessioni tipicamente gitane, portamento e grande senso melodico, arrivando ad uno stile personale e coinvolgente. Ha suonato con musicisti del calibro di John Lewis, Stan Getz, Bill Evans, Philly Joe Jones, Freddie Hubbard, Lee Konitz, Shelly Manne, Elvin Jones, oltre ai compatrioti Michel Portal, Aldo Romano (per citarne solo alcuni).
L’incontro tra Jean-Luc Ponty e Wolfgang Dauner accosta due delle personalità più appariscenti nel campo del jazz-rock (Ponty) e del jazz di ricerca (Dauner). I due musicisti hanno collaborato all’interno di diversi gruppi nel corso degli anni Sessanta, per poi proseguire separatamente le proprie carriere fino a ritrovarsi assieme nel 1996 e nuovamente nel 2006.Ponty, nato in Francia nel 1942, inizia la sua carriera come violinista classico. Fortemente attratto dal jazz, sviluppa un personale linguaggio, dato che il ruolo del violino nel jazz era all’epoca tutt’altro che definito. La fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta sono un momento cruciale per Ponty: le collaborazioni con Frank Zappa, Elton John, John McLaughlin (Mahavishnu Orchestra) lo impongono come il più accreditato violinista dell’emergente fenomeno del jazz-rock. I tour mondiali sono a questo punto incessanti, come gli album (ben dodici negli anni Ottanta, tutti Top 5 nella Billboard Jazz Chart). Negli anni Novanta spicca la sua collaborazione in trio con Al Di Meola e Stanley Clarke.
Dauner, formatosi da autodidatta, muove i primi passi in campo musicale alla fine degli anni Cinquanta. Ben presto l’interesse per la sperimentazione lo porta lontano della sua prima ispirazione (Bill Evans), verso la ricerca di nuove combinazioni musicali. Oltre a comporre musica, crea eccentriche e irriverenti performance (durante un’esibizione distrugge un violino e dà fuoco a un pianoforte sul palco, mentre in un’altra occasione ricopre di nylon le teste dei cantanti di uno dei principali cori tedeschi…).
Le prevendite sono attivate ai botteghini del Teatro Comunale (0444 324442) e del Teatro Olimpico, all'Agenzia Panta Rhei (0444 320217) e nelle filiali della Banca Popolare di Vicenza, oltre che on line attraverso il circuito Greenticket. Informazioni anche all'Assessorato alle Attività Culturali del Comune (0444 221541; e-mail: infocultura@comune.vicenza.it); tutto il programma completo su www.myspace.com/vicenzajazz e sul sito del Comune di Vicenza .
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