Città di Vicenza

11/04/2008

Martedì 15, al Comunale di Vicenza, l'Orchestra di Padova e del Veneto

Per l'ottavo appuntamento della rassegna di musica del Teatro Comunale di Vicenza, sostenuta dalla concessionaria Renault Rigoni-Franceschetti, torna in scena l'Orchestra di Padova e del Veneto, già protagonista a febbraio della programmazione del sala vicentina. Martedì 15 aprile, alle 21, la formazione patavina si esibirà con Michele Campanella nel ruolo di concertatore e pianoforte solista e con la pianista Monica Leone. In programma ilConcerto in fa maggiore "Lodron-Konzert" K 242,versione per due pianoforti e orchestra, di Mozart, il Concerto in do maggiore n. 1 op. 11   per pianoforte e orchestra di Weber, il Concerto in re minore per due pianoforti e orchestra di Poulenc e la Totentanz   per pianoforte e orchestra S 126 di Liszt.

I biglietti (15 € l'intero e 10 € il ridotto) sono acquistabili al botteghino del teatro, (tel. 0444.324442, aperto dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30); nei punti vendita Greenticket (a Vicenza, agenzia Panta Rhei di Via Cattaneo - tel. 0444.320217, aperta il lunedì dalle 15 alle 18 e dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18); al call center 899 500 055; nel sito www.greeenticket.it e nelle filiali della Banca Popolare di Vicenza. Vendita anche al botteghino del teatro, la sera del concerto, a partire dalle 20.

IlLodron Konzert   di Mozart, originariamente concepito per tre pianoforti e successivamente presentato nella versione con due strumenti solisti, venne scritto nel febbraio del 1776 per la famiglia salisburghese dei conti Lodron. Nella pagina, p articolare interesse destano le due cadenze del primo e secondo movimento, che rappresentano il modello cui il genio di Salisburgo si ispirerà anche negli anni successivi.

Le composizioni per pianoforte contraddistinguono tutto l’arco della carriera di Carl Maria von Weber. L’autore tedesco seppe staccarsi dagli schematismi del pianismo del diciottesimo secolo, accostando virtuosismi tecnici a melodie suadenti. Di ciò si ha un primo assaggio anche in questoConcerto per pianoforte op. 1,scritto durante il soggiorno a Stoccarda.

Presentato nel 1932 al festival di musica contemporanea di Venezia, ilConcerto in re minore per due pianoforti e orchestra   è fra le composizioni stilisticamente più spigliate di Poulenc. Il tono scanzonato del primo movimento, il sapore decadente che permea il secondo, la vivacità ritmica del terzo contribuiscono a dare a questa pagina un carattere assai composito.

Nel 1838, la visita al Camposanto di Pisa e la visione degli affreschi rappresentanti Il trionfo della morte suscitò in Liszt viva impressione, al punto da ispiragli laTotentanz . La composizione, in cui l’uso percussivo del pianoforte anticipa certe soluzioni fatte proprie successivamente da Bartòk,   presenta una serie di variazioni sulla sequenza liturgica delDies Irae   e rientra in quel filone macabro che contraddistingue buona parte dell’opera di Liszt.

L’Orchestra di Padova e del Veneto si è costituita nel 1966 e si è affermata come una delle principali orchestre da camera italiane, esibendosi nelle più prestigiose sedi concertistiche in Italia e all’estero. Suo attuale programmatore artistico è Filippo Juvarra. Nella sua lunga vita artistica l’Orchestra annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale, quali Accardo, Ashkenazy, Buchbinder, Campanella, Chailly, Gavazzeni, Lupu, Maisky.

Michele Campanella è considerato tra i   maggiori virtuosi lisztiani. Artista versatile, si è avvicinato ad autori quali Clementi, Weber, Poulenc, Rossini, Brahms, Ravel e ha suonato con le principali orchestre europee e statunitensi, collaborando con direttori quali Abbado, Charles Mackerras, Muti, Prêtre, Salonen, Schippers, Soudant, Thielemann.

Infine, Monica Leone si è perfezionata proprio con Michele Campanella alla scuola di pianoforte di Ravello e all’Accademia Chigiana di Siena. Il suo repertorio per orchestra, oltre a tutti i concerti di Bach, comprende opere di Haydn, Mozart, Beethoven, Saint-Saens e Poulenc.

www.greeenticket.it e nelle filiali della Banca Popolare di Vicenza. Vendita anche al botteghino del teatro, la sera del concerto, a partire dalle 20.

IlLodron Konzert   di Mozart, originariamente concepito per tre pianoforti e successivamente presentato nella versione con due strumenti solisti, venne scritto nel febbraio del 1776 per la famiglia salisburghese dei conti Lodron. Nella pagina, p articolare interesse destano le due cadenze del primo e secondo movimento, che rappresentano il modello cui il genio di Salisburgo si ispirerà anche negli anni successivi.

Le composizioni per pianoforte contraddistinguono tutto l’arco della carriera di Carl Maria von Weber. L’autore tedesco seppe staccarsi dagli schematismi del pianismo del diciottesimo secolo, accostando virtuosismi tecnici a melodie suadenti. Di ciò si ha un primo assaggio anche in questoConcerto per pianoforte op. 1,scritto durante il soggiorno a Stoccarda.

Presentato nel 1932 al festival di musica contemporanea di Venezia, ilConcerto in re minore per due pianoforti e orchestra   è fra le composizioni stilisticamente più spigliate di Poulenc. Il tono scanzonato del primo movimento, il sapore decadente che permea il secondo, la vivacità ritmica del terzo contribuiscono a dare a questa pagina un carattere assai composito.

Nel 1838, la visita al Camposanto di Pisa e la visione degli affreschi rappresentanti Il trionfo della morte suscitò in Liszt viva impressione, al punto da ispiragli laTotentanz . La composizione, in cui l’uso percussivo del pianoforte anticipa certe soluzioni fatte proprie successivamente da Bartòk,   presenta una serie di variazioni sulla sequenza liturgica delDies Irae   e rientra in quel filone macabro che contraddistingue buona parte dell’opera di Liszt.

L’Orchestra di Padova e del Veneto si è costituita nel 1966 e si è affermata come una delle principali orchestre da camera italiane, esibendosi nelle più prestigiose sedi concertistiche in Italia e all’estero. Suo attuale programmatore artistico è Filippo Juvarra. Nella sua lunga vita artistica l’Orchestra annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale, quali Accardo, Ashkenazy, Buchbinder, Campanella, Chailly, Gavazzeni, Lupu, Maisky.

Michele Campanella è considerato tra i   maggiori virtuosi lisztiani. Artista versatile, si è avvicinato ad autori quali Clementi, Weber, Poulenc, Rossini, Brahms, Ravel e ha suonato con le principali orchestre europee e statunitensi, collaborando con direttori quali Abbado, Charles Mackerras, Muti, Prêtre, Salonen, Schippers, Soudant, Thielemann.

Infine, Monica Leone si è perfezionata proprio con Michele Campanella alla scuola di pianoforte di Ravello e all’Accademia Chigiana di Siena. Il suo repertorio per orchestra, oltre a tutti i concerti di Bach, comprende opere di Haydn, Mozart, Beethoven, Saint-Saens e Poulenc.

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