Città di Vicenza

25/03/2008

Omaggio a Neri Pozza con una rassegna alla Casa del Palladio: inaugurazione giovedì 27 marzo

Ricorre quest’anno il ventesimo anniversario della morte di Neri Pozza, scrittore, artista e intellettuale fra i più importanti della nostra città. Per ricordarlo, l'Assessorato alle Attività Culturali del Comune e i Musei Civici organizzano la mostra  "Neri Pozza. I teatrini”, in programma alla Casa del Palladio da venerdì 28 marzo a domenica 27 aprile. La presentazione ufficiale avrà luogo giovedì 27 alle  17.30 a Palazzo Chiericati, sede della Pinacoteca Civica; seguirà la visita alla sede espositiva. La rassegna, sostenuta dalla Regione Veneto, è inserita nelle iniziative della X settimana della cultura e sarà aperta dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19; chiuso il lunedì; ingresso libero.  La mostra è il primo segmento di una serie di tributi a Neri Pozza che il Comune e altre istituzioni culturali cittadine proporranno nel corso dell’anno: si tratta infatti di una sorta di prologo alla più vasta rassegna dedicata alle vedute di Vicenza e a un gruppo inedito di disegni, che sarà   inaugurata nel prossimo mese di aprile a Palazzo Chiericati. “I teatrini” è un progetto espositivo circoscritto, ma altamente significativo, che privilegia, all'interno della produzione scultorea dell'artista, il tema del teatro, inteso non tanto come luogo architettonico, quanto come metafora della vita. I “teatrini”, provenienti dalle collezioni del Museo Civico di Vicenza sono formelle in terracotta che Pozza talora chiamava "i gruppi"; si tratta di "scatole" abitate da presenze umane, scenari quotidiani animati da una prevalente presenza femminile. Poliedrico uomo di cultura, dalla "mente profonda e curiosa di sapere", intrinsecamente legato a Vicenza, sua città natale, Pozza è stato editore colto e raffinato, scultore, incisore e scrittore. Amico e assiduo frequentatore di artisti e letterati, grazie all'incontro con Lea Quaretti, che divenne sua moglie, nel 1946 fondò la casa editrice che ancora porta il suo nome. Egli è stato, per almeno un trentennio, un essenziale punto di riferimento per le vicende della cultura a Vicenza, città "per la vita", alla quale ha donato il corpus delle sue incisioni e delle sue sculture, oltre che la collezione d'arte creata insieme alla moglie. Informazioni sulla mostra allo 0444.222114; e-mail: uffmostre@comune.vicenza.it 

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