Città di Vicenza

15/02/2008

Il Mercante di Venezia al nuovo teatro comunale

Un capolavoro del teatro di tutti i tempi, Il mercante di Venezia   di William Shakespeare, sarà di scena martedì 19 e mercoledì 20 febbraio, alle 21, al Teatro Comunale di Vicenza,   nell'ambito della rassegna di prosa sostenuta da Estel Studio e Pal Zileri.

L'allestimento, di cui è regista Luca De Fusco, è prodotto da Teatro Stabile del Veneto, Teatro Stabile di Catania, Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona GAT, in collaborazione con Estate Teatrale Veronese. Ne saranno protagonisti principali Eros Pagni (Shylock), Gaia Aprea (Porzia), Max Malatesta (Bassanio), Sebastiano Tringali (Lorenzo). La traduzione è di Masolino d'Amico, le scene sono firmate da Antonio Fiorentino, i costumi da Vera Marzot, le musiche da Antonio di Pofi.

Entrambe le date sono da tempo esaurite al botteghino. Eventuali biglietti potranno essere disponibili solo in caso di rinunce dell'ultima ora. Informazioni all'agenzia Panta Rhei (tel. 0444.320217) e al botteghino del teatro (tel. 0444.324442).

La vicenda de Il mercante , scritto dal Bardo tra il 1594 e il 1597, prende il via dal prestito che Bassanio chiede all'amico Antonio, ricco mercante di Venezia, in modo da poter corteggiare degnamente la giovane Porzia, facoltosa ereditiera di Belmonte. Pur essendo affezionatissimo a Bassanio, egli non può procurargli il denaro poiché i suoi averi sono investiti in navi da carico ancora in viaggio. Antonio si rivolge dunque a Shylock, ricco usuraio ebreo.

Da sempre maltrattato dal mercante e desideroso di vendetta, Shylock accorda il prestito a Bassanio. In caso di mancato pagamento, esigerà una libbra di carne dal corpo del garante Antonio. Otten uto il denaro, Bassanio si reca a Belmonte e conquista la mano di Porzia. Nel frattempo Jessica, figlia di Shylock, fugge di casa sposando un cristiano, Lorenzo, portando con sé duemila ducati e l'anello donato a Shylock dalla moglie.

Intanto le navi di Antonio sono naufragate ed egli non può saldare il debito; Shylock porta il mercante di fronte al doge e alla corte. Il destino di Antonio sembra segnato, ma l'intera vicenda si ritorce contro lo stesso usuraio. Porzia, travestita da avvocato, difende e salva Antonio grazie a un cavillo giuridico: Shylock deve infatti riuscire a tagliare la carne dal corpo di Antonio senza versare una sola goccia di sangue. In caso contrario sarebbe condannato a morte e suoi beni verrebbero confiscati e divisi tra Antonio e lo stato. Dopo aver rinunciato all'impresa, l'ebreo è costretto dal mercante a convertirsi al cristianesimo e a lasciare i suoi soldi alla figlia e al genero.

« Per questa regia de Il mercante , abbiamo privilegiato due contrapposizioni » , afferma De Fusco, « quella tra Shylock e Antonio e quella tra Shylock e Porzia. Nella prima vince Shylock e non a caso; nel testo c'è un invito a diffidare delle apparenze. Shakespeare mostra un intrigo in cui l'usuraio è il "cattivo" e Antonio il "buono", ma disvela poi impietoso tutto il cinismo della comunità veneziana che non esita a mettere a morte un suo pari pur di non perdere le sue caratteristiche di porto franco dell'epoca. Nella seconda contrapposizione, Shylock viene invece sconfitto da una ragazza. Il terreno di gioco su cui Porzia lo sfida non è quello della cruda realtà veneziana, ma quello della magia, del gioco, della pura immaginazione. Abbiamo deciso di ricontestualizzare Il mercante   togliendogli la sua tradizionale ambientazione Seicentesca, situandolo in un'astratta Venezia degli anni '30, che rimanda a Casablanca o Istanbul. Non abbiamo però voluto dargli una connotazione realistica; la scenografia è una semplice barriera di specchi in continuo movimento, adatta a un testo in cui tutto ciò che sembra contrapporsi finisce per rispecchiarvisi. »

Un capolavoro del teatro di tutti i tempi, Il mercante di Venezia   di William Shakespeare, sarà di scena martedì 19 e mercoledì 20 febbraio, alle 21, al Teatro Comunale di Vicenza,   nell'ambito della rassegna di prosa sostenuta da Estel Studio e Pal Zileri.

L'allestimento, di cui è regista Luca De Fusco, è prodotto da Teatro Stabile del Veneto, Teatro Stabile di Catania, Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona GAT, in collaborazione con Estate Teatrale Veronese. Ne saranno protagonisti principali Eros Pagni (Shylock), Gaia Aprea (Porzia), Max Malatesta (Bassanio), Sebastiano Tringali (Lorenzo). La traduzione è di Masolino d'Amico, le scene sono firmate da Antonio Fiorentino, i costumi da Vera Marzot, le musiche da Antonio di Pofi.

Entrambe le date sono da tempo esaurite al botteghino. Eventuali biglietti potranno essere disponibili solo in caso di rinunce dell'ultima ora. Informazioni all'agenzia Panta Rhei (tel. 0444.320217) e al botteghino del teatro (tel. 0444.324442).

La vicenda de Il mercante , scritto dal Bardo tra il 1594 e il 1597, prende il via dal prestito che Bassanio chiede all'amico Antonio, ricco mercante di Venezia, in modo da poter corteggiare degnamente la giovane Porzia, facoltosa ereditiera di Belmonte. Pur essendo affezionatissimo a Bassanio, egli non può procurargli il denaro poiché i suoi averi sono investiti in navi da carico ancora in viaggio. Antonio si rivolge dunque a Shylock, ricco usuraio ebreo.

Da sempre maltrattato dal mercante e desideroso di vendetta, Shylock accorda il prestito a Bassanio. In caso di mancato pagamento, esigerà una libbra di carne dal corpo del garante Antonio. Otten uto il denaro, Bassanio si reca a Belmonte e conquista la mano di Porzia. Nel frattempo Jessica, figlia di Shylock, fugge di casa sposando un cristiano, Lorenzo, portando con sé duemila ducati e l'anello donato a Shylock dalla moglie.

Intanto le navi di Antonio sono naufragate ed egli non può saldare il debito; Shylock porta il mercante di fronte al doge e alla corte. Il destino di Antonio sembra segnato, ma l'intera vicenda si ritorce contro lo stesso usuraio. Porzia, travestita da avvocato, difende e salva Antonio grazie a un cavillo giuridico: Shylock deve infatti riuscire a tagliare la carne dal corpo di Antonio senza versare una sola goccia di sangue. In caso contrario sarebbe condannato a morte e suoi beni verrebbero confiscati e divisi tra Antonio e lo stato. Dopo aver rinunciato all'impresa, l'ebreo è costretto dal mercante a convertirsi al cristianesimo e a lasciare i suoi soldi alla figlia e al genero.

« Per questa regia de Il mercante , abbiamo privilegiato due contrapposizioni » , afferma De Fusco, « quella tra Shylock e Antonio e quella tra Shylock e Porzia. Nella prima vince Shylock e non a caso; nel testo c'è un invito a diffidare delle apparenze. Shakespeare mostra un intrigo in cui l'usuraio è il "cattivo" e Antonio il "buono", ma disvela poi impietoso tutto il cinismo della comunità veneziana che non esita a mettere a morte un suo pari pur di non perdere le sue caratteristiche di porto franco dell'epoca. Nella seconda contrapposizione, Shylock viene invece sconfitto da una ragazza. Il terreno di gioco su cui Porzia lo sfida non è quello della cruda realtà veneziana, ma quello della magia, del gioco, della pura immaginazione. Abbiamo deciso di ricontestualizzare Il mercante   togliendogli la sua tradizionale ambientazione Seicentesca, situandolo in un'astratta Venezia degli anni '30, che rimanda a Casablanca o Istanbul. Non abbiamo però voluto dargli una connotazione realistica; la scenografia è una semplice barriera di specchi in continuo movimento, adatta a un testo in cui tutto ciò che sembra contrapporsi finisce per rispecchiarvisi. »

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