Città di Vicenza

15/01/2008

Consegnata la Palladio d'oro a Bruno Vespa

Il prestigioso conferimento onorario "Palladio d'oro", promosso dall'amministrazione comunale di Vicenza, è stato consegnato oggi martedì 15 gennaio dal sindaco di Vicenza Enrico Hüllweck al giornalista Bruno Vespa. La consegna del premio si è svolta al ridotto del nuovo Teatro Comunale di Vicenza, dopo una breve intervista a Vespa condotta da Luca Ancetti ed uno scambio di battute tra il giornalista e il sindaco. Una penna come simbolo della città, rappresentata idealmente nella ricchezza della sua cultura e della sua tradizione orafa: così la "Palladio d'Oro" è diventata in questi anni testimone di Vicenza nel mondo. Il riconoscimento è già stato conferito a numerosi rappresentanti del mondo della cultura e dello spettacolo: il Premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia, il regista e attore Giorgio Albertazzi, l'architetto Alvaro Siza, il musicista di fama mondiale Andras Schiff, il direttore d'orchestra Claudio Scimone, il cantautore Claudio Baglioni, il cardiochirugo vicentino Alessandro Frigiola, il cardinale Ersilio Tonini, il ballerino Roberto Bolle e , più di recente, il musicista Uto Ughi. Oggi un esemplare della "Palladio d'oro" viene affidato a Bruno Vespa, perché rappresenti Vicenza anche nel mondo dell'informazione. La prestigiosa consegna si colloca all'inizio del 2008, durante il quale si moltiplicheranno le celebrazioni e gli eventi per i 500 anni dalla nascita di Andrea Palladio. La penna stessa, del resto, è il risultato di una ricerca che ha estrapolato motivi decorativi e criteri progettuali riscontrabili nella maggior parte delle architetture palladiane. Ogni particolare riporta ai motivi architettonici utilizzati dall'artista: dal cappuccio al corpo della penna, al pennino si ritrova memoria degli elementi decorativi di villa Emo, villa Caldogno, La Basilica, Palazzo Chiericati e La Rotonda. Il cappuccio costituisce l'elemento in cui si concentrano maggiormente i riferimenti concettuali all'arte dell'architetto vicentino. Sulla sommità della testa in lapislazzuli è inserito un terminale circolare sul quale è inciso lo stemma del Comune di Vicenza. L'abilità artigiana degli orafi vicentini che l'hanno realizzata si evidenzia anche nella fascetta terminale del cappuccio, dove si ripropone l'elemento architettonico classico della trabeazione presente in numerose opere del Palladio.

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