Città di Vicenza

21/09/2007

Da lunedì 24 settembre all'Olimpico le prove di Filottete

Sarà al lavoro da lunedì 24 settembre, al Teatro Olimpico, la compagnia protagonista di Filottete di Sofocle, primo allestimento del 60° Ciclo di Spettacoli Classici diretto da Luca De Fusco e promosso dal Comune di Vicenza e dal Teatro Stabile del Veneto.
Lo spettacolo, firmato da Giuseppe Marini, figura emergente della nuova generazione di registi, autore di un originaleLe serve con Franca Valeri e Annamaria Guarnieri, presenta nel ruolo principale Pino Micol che torna sulla scena palladiana dopo quasi dieci anni di assenza. Formatosi alla Scuola d'Arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, Micol, nella sua lunga carriera, ha lavorato con registi come Cobelli, Missiroli, Ronconi, Sequi, Squarzina, Castri e Scaparro, per citare i più noti. Attivo anche nel cinema e nella televisione (Io sono quidi Liliana Cavani,Il giovane Mussolini di Gianluigi Calderone, Giallo Parma di Alberto Bevilacqua,Fine secolo diretto da Gianni Lepre per RaiDue), negli ultimi anni si è dedicato alla regia e ha esordito nella regia lirica.
Nella vicenda si innestano gli altri protagonisti della tragedia: Ulisse (interpretato da Sebastiano Tringali), Neottolemo (Jesus Emiliano Coltorti) e il coro (Maurizio Palladino e Luca Arcangeli). La scenografia e le musiche sono di Marco Schiavoni e i costumi di Helga H. Williams.
Il testo sofocleo narra di Filottete che dopo dieci anni passati sull'isola di Lemno dove era stato abbandonato dai Greci, a causa di una ferita maleodorante, viene costretto a tornare a Troia perché la sua presenza è indispensabile per espugnare la città. Prodotto dalla Società per Attori, lo spettacolo debutterà giovedì 27, in replica fino a domenica 30 settembre.
«È di nuovo il dilemma tra opposte obbedienze,» commenta Marini, «la solita irrimediabile polarità tragica: è lecito usare la violenza e la frode contro l'infelicità? È giusto abdicare al proprio universo di valori a favore dell'obbedienza alla frode, anche quando si configura come obbedienza al dovere? E non è forse la pietà che le si oppone un altro e più puro dovere?
Questi gli interrogativi proposti da una tragedia dall'anomalo "lieto fine", tutta lentezze e conflitti interiori, stasi dialogiche e urla ferine».
I posti per le prove aperte al pubblico di questo spettacolo, previste per martedì 25 settembre, sono intanto già esauriti. Le prevendite sono invece attive al botteghino del Teatro Olimpico o al call center (899 666 805) e infine collegandosi al sito www.vivaticket.it.

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