Città di Vicenza

13/09/2007

La detraibilità fiscale contro il caro prezzi dei libri scolastici

Vicenza - I libri scolastici hanno prezzi eccessivi? Un rimedio c'è: renderli detraibili fiscalmente. L'assessorato per i giovani e l'istruzione del Comune di Vicenza aderisce all'iniziativa lanciata dall'Associazione provinciale cartolibrai della Confcommercio per risolvere il problema del costo dei libri per gli studenti.
Da oggi, oltre che nelle cartolibrerie, anche negli uffici dell'assessorato, in Levà degli Angeli 11, sarà possibile sottoscrivere la petizione negli orari di apertura al pubblico: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12, martedì e giovedì anche dalle 15,30 alle 17.
«Ci sembra una battaglia giusta - sottolinea l'assessore Arrigo Abalti - Ogni anno il rientro in classe degli alunni è accompagnato dalle polemiche sul costo dei libri di testo. Polemiche che purtroppo alla fine si spengono, fino all'anno successivo, senza che siano individuate soluzioni concrete. Pensiamo invece che il problema vada affrontato con serietà. In questo senso l'iniziativa lanciata da ConfCommercio ci sembra valida e condivisibile. Per questo abbiamo deciso di sottoscriverla con forza. Quella per i testi scolastici rappresenta infatti una delle voci più pesanti tra le spese che le famiglie sono chiamate a compiere per l'educazione dei propri figli. È giusto dare loro un sostegno concreto: l'istruzione e la cultura sono un volano per la società e per il nostro futuro. Devono essere accessibili a tutti, e non portare con sé discriminazioni e penalizzazioni».
Per sostenere la detraibilità fiscale dei libri scolastici l'Associazione Provinciale Cartolibrai della Confcommercio di Vicenza ha infatti lanciato una raccolta firme, che è possibile sottoscrivere anche negli uffici dell'assessorato per i giovani e l'istruzione del Comune di Vicenza. I testi scolastici - sostiene l'Associazione - non sono beni di lusso, ma il mezzo da cui tutti devono poter attingere cultura ed istruzione. Pertanto il loro costo non può ricadere interamente sulle famiglie. Anche perché, sottolineano i promotori dell'iniziativa, i libri hanno un prezzo imposto dagli editori e i margini di manovra per le librerie sono irrisori.

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