Città di Vicenza

05/09/2007

Presentata questa mattina a Palazzo Trissino "La Gata" dolce vicentino

È stato presentato questa mattina a Palazzo Trissino alla presenza del sindaco Enrico Hüllweck e del presidente provinciale dell'Assoartigiani Giuseppe Sbalchiero, "La Gata", dolce tipico vicentino. Nel piacevole incontro è stato inoltre ricordato che "La Gata" sarà il dolce protagonista alla "Cena dei Oto", la serata che si svolgerà sabato 8 settembre in Corso Palladio, mentre lunedì prossimo il primo cittadino di Vicenza la porterà in omaggio al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della sua visita a Roma per il premio Eti - gli olimpici del teatro. Ecco una breve storia de "La Gata".
Che l'appellativo affondi le sue radici nella storia o nella tradizione popolare non è rilevante, fatto sta che i vicentini, fuori dai confini provinciali, sono conosciuti come "magnagati". Una qualifica che suscita sentimenti diversi tra i destinatari. E così c'è chi se la ride divertito e non si sottrae a goliardica autoironia, chi tenta di far finta di nulla quando qualche "foresto" chiede perché a Vicenza i gatti non siano amati, e chi quasi se ne vergogna. Quali che siano i sentimenti suscitati da quel "magnagati", un fatto è comunque certo: tutti lo conoscono.
Forse saranno partiti anche da queste considerazioni i pasticceri dell'Associazione Artigiani per realizzare, guarda caso, "La Gata", un dolce che aspira a diventare una tipica specialità vicentina e che dallo scorso dicembre è a disposizione dei turisti e di quanti vorranno ... assaporarla in ricordo della città. L'idea di un dolce unico, che potesse rappresentare le tradizioni beriche, è maturata tra i pasticceri artigiani all'inizio del 2006. Una decina di loro si è messa all'opera provando e riprovando per trovare l'impasto giusto con un unico, ma importante, punto fermo: la ricetta avrebbe dovuto contenere solo prodotti naturali (niente conservanti né additivi, quindi) pur consentendo al prodotto una certa conservabilità. È nato così un dolce secco tanto semplice negli ingredienti quanto buono (grazie anche a un pizzico di cioccolato) e apprezzabile da tutti. A quel punto l'idea del nome è venuta quasi di conseguenza, e con buona dose di autoironia si è voluto anche inserirlo in una frase completa ("I vicentini magna La Gata"), diventata un marchio prontamente registrato.
Sempre nell'ottica di fare del dolce anche un goloso souvenir di Vicenza, nei fianchi della simpatica confezione sono riportate le immagini di alcuni tra i più significativi edifici della Città del Palladio e della sua provincia, con una breve descrizione.
Le pasticcerie che propongono "La Gata", per ora una ventina sparse in tutto il territorio (l'elenco completo è disponibile nel sito dell'Associazione (www.artigiani.vi.it) si dovranno attenere ad alcune semplici regole a garanzia del prodotto e dei consumatori. Sarà quindi loro cura rispettare sempre la ricetta originale (dove non mancano ingredienti tipici come la grappa, le mandorle e la farina di mais) e vendere il dolce nella confezione studiata appositamente per contenerlo. Il materiale promozionale, così come il lancio del prodotto, sarà curato dall'Associazione Artigiani della provincia di Vicenza.
"La Gata" è stata presentata per la prima volta al pubblico in occasione del periodo natalizio ed è stato subito un successo. Recentemente poi il dolce ha accompagnato la squadra capeggiata da Franco Brunello alla conquista della vetta Karka (6.200m) in Pakistan.

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