Città di Vicenza

29/06/2007

Danzare con il ragno. Viaggio nel tarantismo dal XVI al XX secolo

Domenica 1 luglio al Teatro Olimpico un affascinante viaggio con la voce di Brizio Montinaro e le musiche dell'Ensemble Terra d'Otranto. L'ingresso è libero

Tamburi percossi ad un ritmo incalzante, magia, istinto ed energia: il tutto racchiuso nel rigore classico dell'architettura palladiana. Sarà questo il suggestivo connubio proposto al pubblico domenica 1 luglio, alle 21, al Teatro Olimpico di Vicenza, dallo spettacolo "Danzare con il ragno": un viaggio nel tarantismo dal XVI al XX secolo con la voce narrante di Brizio Montinaro e le musiche dell'Ensemble Terra d'Otranto. La serata, ad ingresso gratuito, è promossa nell'ambito della "Settimana Europea della Gioventù" dai ministeri alla cultura e alle politiche giovanili, assieme all'assessorato per i giovani e l'istruzione e all'Informagiovani del Comune di Vicenza. A presentare lo spettacolo sarà Vincenzo Santoro, che alla ricerca sulla tradizione pugliese della pizzica e della taranta ha dedicato articoli e saggi, promuovendo anche attività di "riscoperta" del fenomeno.
«Uno spettacolo che siamo felici di poter far conoscere al pubblico vicentino - sottolinea l'assessore per i giovani e l'istruzione Arrigo Abalti, che questa mattina ha presentato l'evento con Francesco Rucco, coordinatore per la provincia di Vicenza dell'associazione internazionale Pugliesi nel mondo - L'affascinante itinerario che verrà proposto al pubblico non sarà solo l'occasione per far conoscere una forma espressiva e un fenomeno antropologico che affondano le proprie radici nei secoli, ma anche per raccontare uno spaccato della storia e della società meridionale: diversa dalla nostra, eppure capace di evidenziare affascinanti affinità nelle forme della cultura popolare».
"Danzare con il ragno" propone un viaggio, tra parole e musica, attraverso i testi storici del tarantismo nel Mezzogiorno e in Spagna: a partire dalle testimonianze cinquecentesche fino ai "racconti etnografici" novecenteschi di Ernesto de Martino. Assieme alle parole, protagonista è la musica: con l'esecuzione di brani che rientrano in quel patrimonio musicale che, nei secoli, è stato utilizzato nella cura magica e popolare degli effetti del morso della mitica "taranta", la tarantola mediterranea diffusa in alcune aree della Puglia.
Voce narrante e curatore dei testi è Brizio Montinaro, attore di cinema e teatro e autore di ricerche sulla cultura popolare. Montinaro ha lavorato con alcuni maestri del cinema europeo: Miklos Jancso, Luigi Comencini, Alberto Lattuada, Giuliano Montaldo, Theo Anghelopulos.
Il commento musicale è invece realizzato dal gruppo Ensemble Terra d'Otranto, che ripropone la musica antica del tarantismo eseguita con gli strumenti dell'epoca. Fondato nel 1991 da Doriano Longo, l'Ensemble Terra d'Otranto è formato da musicisti specializzati nell'interpretazione della musica barocca e del tardo Rinascimento, nel rispetto delle prassi esecutive d'epoca. Il progetto iniziale del gruppo era quello di far conoscere o riportare alla luce le opere più significative degli autori dell'antica Terra d'Otranto. Nel corso del lavoro di ricerca, i musicisti hanno constatato la necessità di esplorare anche un repertorio popolare, antico o tradizionale, fortemente contiguo all'opera e allo stile dei compositori più in vista. Così, si è definita la doppia natura di questo Ensemble: attento contemporaneamente alle matrici della musica colta e popolare, con particolare riferimento alle forme di origine terapeutica e rituale che, fra XVI e XVIII secolo, caratterizzano le espressioni musicali più originali del Salento.
L'ingresso allo spettacolo è libero.
Per informazioni è possibile consultare i siti www.informagiovani.vi.it e www.gai.informagiovani.vi.it.

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