Città di Vicenza

14/05/2007

Vicenza jazz: l'avanguardia afro-americana protagonista al Canneti martedì 15 con diretta Rai sul terzo canale radiofonico

L'avanguardia storica afro-americana sarà protagonista martedi 15, alle 21, all'Auditorium Canneti per un nuovo capitolo di "New Conversations-Vicenza Jazz" festival promosso dal Comune di Vicenza e da Trivellato - Mercedes Benz con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali, della Regione Veneto, con il concorso di A.I.M., Fiera di Vicenza, Jolly Hotel Tiepolo, Assicurazioni Generali, Immobiliare Faeda S.p.a. e con la collaborazione di Confcommercio Vicenza.
Sul palcoscenico si presenteranno dapprima il settetto del contrabbassista William Parker, con il poeta Amiri Baraka, e - ospite speciale giunto apposta per l'occasione della diretta Rai - il sassofonista Sabir Mateen, impegnati in un omaggio al cantante soul Curtis Mayfield, simbolo con Aretha Frankin e James Brown, dei movimenti di rivolta neri degli anni Sessanta. La seconda parte vedrà Parker esibirsi con il compositore e sassofonista Anthony Braxton, altro artista tra i più quotati della scena jazz internazionale, in un inedito duo che rappresenta uno dei momenti più attesi di quest'edizione del festival: la serata, infatti, che sin dal suo inserimento in cartellone ha destato particolare attenzione tra i critici e gli addetti ai lavori, sarà registrata e mandata in onda in diretta dal terzo canale radiofonico della Rai nell'ambito della trasmissione "Radio Tre Suite".
I biglietti per la serata sono in vendita a prezzi compresi tra 10 e 16 euro (escluso diritto di prevendita) al botteghino del Teatro Olimpico aperto dalle 9 alle 16.30; al call center (numero 899 666 805) oppure al sito www.vivaticket.it. Se non esauriti in prevendita, i tagliandi saranno acquistabili anche al botteghino del Canneti, dalle 20.30 di martedì.
Info: Agenzia Panta Rhei - Via Carlo Cattaneo 21 Vicenza. Tel: 0444/320217 - 346/1405630.

Per celebrare la musica di Mayfield, William Parker ha allestito un progetto ambizioso e ricco di suggestioni extramusicali. Nel suo organico troviamo oltre ad Amiri Baraka - uno dei massimi intellettuali statunitensi nel ruolo di voce recitante - la cantante e danzatrice Leena Conquest, il trombettista Lew Barnes, il sassofonista Darryl Foster, il pianista Dave Burrell (indimenticato protagonista del free) e il batterista Hamid Drake. La loro sarà una performance magnetica e di grande coinvolgimento emotivo, presentata in anteprima a Parigi qualche anno fa e poche volte in Italia. Tramite l'omaggio a Curtis Mayfield, Parker intende celebrare i valori fondanti della cultura afro-americana. L'approccio della performance sarà quindi teso a illustrare la ricchezza di quell'universo musicale, coniugando il fascino della danza e del canto, con la forza espressiva del collettivo musicale e la suggestione della recitazione poetica.

Artista dalla personalità quanto mai poliedrica (bassista, compositore, direttore d'orchestra, poeta) William Parker, è tra i più attivi musicisti afroamericani della scena contemporanea. Dagli anni Novanta la sua figura è diventata sempre più un punto di riferimento per i giovani musicisti d'avanguardia che si sono formati nei suoi gruppi, come Matthew Shipp e Susie Ibarra.
Nato a New York nel 1952, allievo di Richard Davis, Jimmy Garrison e Wilbur Ware, da cui ha tratto la cavata possente e il gusto per le sonorità marcate, Parker s'è formato nella scena del loft jazz degli anni Settanta, suonando con i maestri del free jazz. Negli anni Ottanta è entrato stabilmente del gruppo di Cecil Taylor, con cui ha collaborato per tutto il decennio. Parallelamente ha iniziato proficue collaborazioni (che durano tutt'oggi) con i sassofonisti Peter Brötzmann e David Ware e altri artisti dell'avanguardia statunitense ed europea. S'è rivelato anche prolifico compositore per opere teatrali, cinematografiche e balletti, e dagli Novanta è emerso nella piena statura di leader coi gruppi In Order To Survive, nel quartetto a suo nome, nella Little Huey Creative Music Orchestra.
Nella seconda parte della serata la scena sarà a totale appannaggio di Parker e Anthony Braxton, in un incontro tra due differenti concezioni espressive, da sempre coesistenti nel jazz: fortemente legata al blues ed alla forza ritmica delle musiche popolari, quella di Parker, attenta ai valori della musica europea ed alla sperimentazione colta quella di Braxton. Quest'ultimo ha sviluppato nel corso degli anni un nuovo rapporto fra l'ideazione compositiva e l'attuazione improvvisativa. La duo performance è una formula a lui particolarmente cara: l'ha infatti usata assiduamente, realizzando incontri storici con Max Roach, Muhal Abrams, Derek Bailey, Evan Parker, Roscoe Mitchell e vari altri strumentisti (tra le più recenti ricordiamo quella con il chitarrista Fred Frith e con la bassista Joelle Léandre).

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