Città di Vicenza

23/04/2007

L'Orchestra del Teatro Olimpico per il magico suono di Maurice Ravel

Martedì 24 aprile, ore 20, Sala Palladio (Fiera di Vicenza)

Con un programma interamente dedicato al compositore francese Maurice Ravel (1875-1937), l'Orchestra del Teatro Olimpico si presenta nella sua veste di grande orchestra sinfonica, con 57 elementi, per proporre i colori intensi della musica del '900.
Composizioni che richiedono una formazione estesa, e anche per questo è stato scelto il palco della Sala Palladio della fiera di Vicenza. Il magico suono di Ravel prenderà corpo nel concerto di martedì 24 aprile, con inizio alle ore 20 per la rassegna "Il Suono dell'Olimpico" 2007, che l'Oto organizza in primavera in collaborazione con l'Assessorato alle attività culturali del Comune di Vicenza
Per il concerto di martedì, l'Orchestra del Teatro Olimpico, diretta da Giancarlo De Lorenzo, ospiterà la pianista Elisso Virsaladze, un'artista figlia della più illustre tradizione pianistica russa, che nella carriera ha ottenuto le massime onorificenze sia in patria che nelle le capitali musicali di tutta Europa.
Una vera leggenda del pianoforte, Elisso Virsaladze è apprezzata per la sua tecnica perfetta, per le sue doti di interprete che utilizza tutti i colori e la forza del suono, per il suo stile unico, capace di trasmettere grandi emozioni. Cresciuta a Tiblisi, in Georgia, Elisso appartiene ad una famiglia che per generazioni ha partecipato attivamente alla vita culturale e artistica della suo Paese. Ha studiato al conservatorio di Mosca, e a soli venti anni ha vinto il famoso Concorso Tchaikovsky. Ha proseguito gli studi con insegnanti di grande talento, come Heinrich Neuhaus e Yakov Zak, che l'hanno immersa nella rinomata tradizione russa della pedagogia del pianoforte, tanto che oggi insegna regolarmente al conservatorio di Mosca e alla Munich Musikhochschule ed è considerata una docente di eccezionale bravura. L'artista è nota per il suo vasto repertorio che si estende fino a comprendere i compositori russi moderni, e ha una grande passione per i compositori del tardo diciottesimo e del diciannovesimo secolo, in particolare Mozart, Beethoven, Chopin e Schumann, di cui è considerata a livello internazionale una dei più grandi interpreti contemporanei. Elisso Virsaladze si esibisce regolarmente a Londra, Milano, Roma, Parigi, Lisbona, Berlino e Barcellona e in tournée nel Nord d'America, in Giappone e in Europa, collaborando con direttori d'orchestra quali Rudolf Barschai, Riccardo Muti, Kurt Sanderling, Wolfgang Sawallisch.

Il programma di martedì 24 si apre con la Pavane pour une infante défunte, nata come pezzo per pianoforte, nel 1899, una melodia semplice e malinconica, sostenuta da una pulsazione ritmica regolare, che evoca l'andamento della Pavana, un'antica danza rinascimentale. La musica non è dominata da un clima luttuoso, ma da un sentimento nostalgico, come espressione di una stilizzazione delle emozioni, appoggiata su reminiscenze di epoche antiche. L'essenzialità di scrittura e la leggerezza della musica fecero di questo brano un successo inatteso dallo stesso autore, che lo trascrisse per orchestra sinfonica nel 1910.
Per contrasto, la seconda opera in programma è il Concerto per pianoforte e orchestra in re maggiore per la mano sinistra, un brano di virtuosismo pianistico basato su una grandiosa ricchezza melodica ed armonica, tanto più ammirevole se si immagina che essa è ottenuta dal solista utilizzando una sola mano. L'opera fu scritta per il pianista austriaco Paul Wittgenstein, che la eseguì in un concerto nel 1933. Paul era il fratello del noto filosofo Ludwig, rimasto privo di un braccio a causa di una ferita riportata durante la Prima Guerra Mondiale.
Al più noto Ravel sinfonico appartiene invece la suite intitolata Ma Mère l'Oye, pensata inizialmente per il pianoforte solo, a quattro mani, e dedicata ai figli di Cyprian Godebski, artista amico del compositore. Ravel, per far cosa gradita ai bambini, Mimie e Jean, si lasciò ispirare da alcune delle loro favole preferite, tra cui episodi delle Storie di Mamma Oca. Ma la sinfonia tocca anche i temi de La Bella Addormentata, La Bella e la Bestia, di Pollicino e de L'Imperatrice delle pagode, dalle riconoscibili ambientazioni orientali. La versione sinfonica dell'opera, del 1911, venne ampliata con nuovi brani, tra cui un preludio ed interludi.
A chiudere la serata sarà quello che è senza dubbio la musica più conosciuta di Ravel, il Bolero.
Il 22 novembre 1928 l'Opera di Parigi assistette ad un balletto sulle note di un Bolero di quindici minuti: un unico, continuo e graduale crescendo, costruito su una melodia chiara ed inarrestabile. La musica appare di stupefacente semplicità, disegnata con i pochi tratti di un ritmo ostinato che si ripresenta sempre uguale a se stesso. In realtà cela un finissimo gioco di combinazione degli strumenti dell'orchestra, che entrano uno dopo l'altro ad arricchire il suono, in una trascinante progressione, fino all'esplosione finale.

Per ogni informazione sulla rassegna si può visitare il sito www.orchestraolimpicovicenza.it o contattare la segreteria organizzativa Panta Rhei, ai numeri di telefono 0444.320217 oppure 346.1405630.
Biglietto intero euro 18,00, ridotto euro 13,00.

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