Città di Vicenza

09/02/2007

Nuovo palazzo di giustizia di Vicenza: cerimonia di posa della prima pietra

Nuovo palazzo di giustizia di Vicenza: questa mattina la simbolica cerimonia di posa della prima pietra ha dato il via alla fase di cantiere che vedrà emergere dalle fondazioni l'edificio.
Alla cerimonia erano presenti, con il sindaco Enrico Hüllweck e i rappresentanti dell'amministrazione comunale di Vicenza, numerose autorità cittadine e parlamentari vicentini, tra i quali l'onorevole Stefano Stefani, che fu attivo sostenitore della necessità e della bontà del progetto "a Roma".
Il sindaco Hüllweck e il senatore Stefani hanno firmato la pergamena che, come da tradizione, è stata inserita nel masso che rappresenta la prima pietra dell'edificio.
Don Gino Bassan, parroco di Santa Caterina, ha imparito impartirà la benedizione.

Come si ricorderà, la realizzazione del nuovo tribunale è interamente finanziata dal Ministero della Giustizia, per un importo complessivo di quasi 24 milioni di euro: fu proprio grazie all'azione congiunta dell'amministrazione Hüllweck e dell'onorevole Stefano Stefani che il Ministero diede a Vicenza la possibilità di concorrere all'importante finanziamento.
Il 31 marzo 2003 l'amministrazione comunale riuscì a presentare, in tempi strettissimi e con tutte le autorizzazioni richieste, un progetto conforme alla normativa ministeriale, che rispondeva alle esigenze estetiche di una città d'arte come Vicenza e a quelle funzionali di una moderna struttura giudiziaria.
Alcuni mesi dopo arrivò dal Ministero la certezza del finanziamento di € 23.784.932,00.

L'edificio che sta per sorgere si inserisce nell'area dell'ex stabilimento del Cotonificio Rossi (dismesso negli anni 70), localizzato nella zona sud-est della città, a pochi minuti dal centro storico e da importanti luoghi di aggregazione come la stazione ferroviaria e l'università.

Dopo le demolizioni iniziate in autunno, in questi mesi sono in fase di costruzione le fondazioni e le strutture di spiccato, per una superficie di circa 9 mila metri quadrati.
Entro un mese saranno visibili, sul lato verso la ferrovia, il primo solaio e, a seguire, i successivi. Fino alla realizzazione, fra circa un anno e mezzo, di un'opera che prevede più di 24 mila metri quadrati di superficie (15.800 fuori terra, 8700 entro terra) e 91 mila metri cubi di volume (58 mila metri fuori terra, 33 mila entro terra).
Quanto alle funzioni, al piano interrato, più facilmente accessibile al pubblico, sono previste le aule giudiziarie, mentre via via ai piani superiori, troveranno sede gli uffici che richiedono un maggior grado di riservatezza.

Nel dettaglio, ci saranno 1 aula per i processi della corte di assise, 2 aule penali, 3 aule per il Giudice per le indagini preliminari/giudice per le udienze preliminari, 4 aule civili collegiali, la biblioteca, 2 aule penali e 3 aule civili per il giudice di pace, i locali a servizio dei magistrati del tribunale e della procura, degli ufficiali giudiziari, della polizia giudiziaria, comprese 30 postazioni per le intercettazioni.
Si tratta, insomma, di una struttura che risponderà ad ogni esigenza dell'organizzazione giudiziaria, perché progettata con criteri di funzionalità e razionalità, malgrado la complessità tipica di questa tipologia edilizia.

Il progettista e direttore dei lavori del nuovo tribunale è l'architetto Michele Valentini di Roma. I direttori operativi sono gli ingegneri Mario Gallinaro e Glauco Fontanive.
Il responsabile unico del procedimento è l'architetto Gianni Bressan, che segue il progetto nell'ambito del nuovo Ufficio grandi opere del Comune di Vicenza, diretto dall'architetto Lorella Bressanello.
Le ditte che hanno vinto la gara per la realizzazione delle opere sono la CODELFA spa di Tortona (Alessandria) e la Fratelli Panzeri spa di Gironico (Como).
Il cantiere è stato consegnato il 30 agosto 2006, la "fine lavori" è prevista per la fine dell'estate 2008.

Quanto al contesto, il nuovo tribunale si inserisce in un Programma integrato di riqualificazione urbanistica edilizia e ambientale (Piruea) avviato dall'amministrazione comunale in seguito ad un processo di negoziazione con la proprietà dell'area.
Ne è nato un progetto urbanistico-edilizio innovativo, che valorizzerà l'intero ex comparto, con la realizzazione di una piazza di 2700 metri quadrati, 19 mila metri quadrati di superficie utile residenziale, 14 mila metri quadrati di superficie direzionale-ricettivo-artigianato di servizio, 12 mila metri quadrati destinati alle attività commerciali, 2 mila metri quadrati per i pubblici esercizi, per un totale di 47 mila metri quadrati di superfici utili a destinazione privata.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.