Città di Vicenza

21/11/2006

Venerdì 24 all'Astra uno spettacolo di Pirandello

ll secondo appuntamento con la stagione di prosa 2006-2007 al Teatro Astra di Vicenza, è in cartellone venerdì 24 novembre, alle 21: di scena l'allestimento di "L'uomo, la bestia e la virtù" di Luigi Pirandello, per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. I biglietti sono in vendita a 15 euro (intero) e 13 euro (ridotto). Informazioni allo 0444. 323725 o all'indirizzo e-mail astra@piccionaia.org .
La rassegna è promossa dall'Amministrazione comunale e prodotta da La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile di Innovazione in collaborazione con il circuito regionale Arteven, con il sostegno di AIM e Fiera di Vicenza.
Il Teatro Stabile di Sardegna e Diablogues portano in scena un'opera che costituisce un unicum nella produzione del commediografo di Agrigento. L'abile regia di Vetrano e Randisi restituisce alla perfezione un testo in cui la drammaturgia di Pirandello si esprime, più che in ogni altra sua opera, attraverso il linguaggio del grottesco, dando vita a una vera e propria favola allegorica sui mali e i vizi della società del tempo.
La situazione è di quelle al limite del possibile eppure credibilissima, paradossale risvolto di quella società claustrofobica e piena di convenzioni che l'autore ha saputo scardinare pezzo dopo pezzo coi suoi affondi letterari e teatrali. È quella società, così attuale ancor oggi, che pratica una falsa onestà, che in apparenza accetta le norme comuni e in segreto le trasgredisce.
Paolino, rispettabile professore privato, è un uomo con una doppia vita: è infatti l'amante della signora Perella, moglie trascurata e infelice del Capitano di marina Perella, la bestia. La tresca potrebbe continuare a lungo e senza intoppi, ma un'inattesa gravidanza minaccia di sconvolgere quest'ordine e costringe il professore a cercare una soluzione ad ogni costo. Nell'unica notte che il Capitano trascorrerà a casa, tra un porto e l'altro, dovrà assolutamente ottemperare agli obblighi coniugali e rendere così apparentemente legittimo il frutto dell'amore proibito. Comincia una frenetica corsa contro il tempo, per far sì che gli istinti sessuali della bestia vengano risvegliati al momento opportuno, e in questa cieca frenesia il professore calpesta e travolge pudore, dignità e sentimenti, pretende pozioni afrodisiache, compra la complicità del petulante figlio della coppia e spinge la casta signora Perella a mettere in mostra i tesori di grazia e bellezza del suo corpo, così gelosamente e santamente custoditi.
Affollano la scena domestiche scorbutiche, vicini invadenti e studenti bistrattati, personaggi descritti dallo stesso Pirandello con consolanti aspetti bestiali: galline, volpi, scimmie, caproni o cavalli rinchiusi in questo vociante serraglio. E alla fine, chissà che non sia proprio il bestiale Capitano Perella a incarnare gli unici, autentici, naturali aspetti dell'uomo.

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