Città di Vicenza

08/11/2006

Inaugurazione della mostra "Metropolis: sogni e prospettive"

"Metropolis: sogni e prospettive" è il titolo della mostra fotografica che si inaugura venerdì 10 novembre, alle 18, alla Chiesa dei SS. Ambrogio e Bellino (Contrà S. Ambrogio, 23). La rassegna è curata da Victor Arellano Rey ed è promossa dall'Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Vicenza in collaborazione con l'Associazione Culturale ex Machina, con il sostegno della Regione Veneto. Apertura al pubblico sino al 10 dicembre (orario: dalle 15 alle 19; il sabato e la domenica anche il mattino, dalle 10.30 alle 13. Chiuso il lunedì). Ingresso libero. Informazioni ai numeri 0444-222114 e 329-2123809.

Dall'avvento del fotoreportage, del cinematografo, della fotografia seriale, si è giunti al digitale, alle manipolazioni dell'immagine attraverso il computer, alle sperimentazioni più ardite, quelle che guardano non solo alla storia e scienza della fotografia ma, più attentamente, al mondo dell'arte. Di questa evoluzione dà conto, sia pure attraverso un piccolo ma significativo spaccato, la mostra vicentina che presenta le opere di sei autori contemporanei (gli italiani Marco Zanta, Attilio Pavin, Gastone Scarabello e Maurizio Galimberti; il belga Jean Janssis e il giapponese Goichi Kondo), tutte accomunate dal tema della visione urbana.
"Quelle presentate sono immagini di città che, ognuna a suo modo, e sarà piacevole per lo spettatore scoprirlo, incrociano la questione dell'urbanizzazione del territorio", afferma Arellano. "Alcuni luoghi hanno seguito l'onda lunga dell'inurbamento, affidando il proprio sviluppo ad architetti ed ingegneri tra i più qualificati, mentre altre realtà hanno stratificato la propria identità nel legame con il paesaggio, relegando al minimo indispensabile qualsiasi intervento architettonico. Anche qui, come spesso accade, la contraddizione non è un caso isolato, così non è raro trovare centri periferici che, come cellule impazzite, seguono una propria politica di cementificazione. Il progressismo edificatorio ad oltranza ha generato nuovi modelli abitativi che più e più si allontanano dalla "città a misura d'uomo", la città ideale del Rinascimento, ma anche dalla "Città del Sole" di Tommaso Campanella, così come dalla città pre e post rivoluzione industriale. E forse varrebbe la pena chiedersi quale sia veramente la misura dell'uomo attuale, abituale frequentatore di distanze e luoghi caratterizzati dall'essere infinitamente grandi, in ogni senso e direzione possibili."
Il comasco Maurizio Galimberti, visiting professor alla Domus Academy di Milano, ha realizzato la copertina di Time Magazine nel 2003 e ha al suo credito numerose esposizioni nazionali e internazionali, così come gli altri autori selezionati per questa mostra. Le opere di Jean Janssis sono presenti nelle collezioni del Musée de la Photografie di Charleroi, della fondazione Franco Fontana di Modena e alla FNAC di Parigi, mentre Goichi Kondo è tra i più apprezzati giovani fotografi giapponesi. Attilio Pavin è ben noto al pubblico vicentino: la sua opera sul muro di Berlino è entrata a far parte dell'Archivio Nazionale. I veneti Scarabello e Zanta, infine, sono attivi da anni in campo internazionale: il primo è stato premiato all'International Photo Awards ed è docente all'Istituto superiore di fotografia e arti visive di Padova; il secondo è stato più volte presente alla Biennale di Architettura di Venezia e ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.