Città di Vicenza

15/09/2006

Poli per l'immigrazione: o si cambia o si chiude

I rappresentanti dei Comuni vicentini che supportano la Questura di Vicenza nel rilascio dei titoli di soggiorno agli stranieri e per il ricongiungimento familiare, hanno illustrato problemi e difficoltà della collaborazione nel corso di una conferenza stampa oggi a Palazzo Trissino.
Erano presenti l'assessore agli interventi sociali del Comune di Vicenza Davide Piazza e gli assessori agli interventi sociali Lorella Peretti del Comune di Arzignano, Maria Federica Finco di Bassano del Grappa, Samuele Negro di Chiampo, Emilia Laugelli di Schio e Antonio Tessarollo di Tezze sul Brenta.

I Comuni di Vicenza, Arzignano, Bassano del Grappa, Chiampo, Schio, Tezze sul Brenta che fin dal gennaio 2001 collaborano con la Questura di Vicenza per il rilascio dei titoli di soggiorno agli stranieri e per il ricongiungimento familiare, chiedono da tempo al Prefetto di stabilire con precisione i termini di una collaborazione sempre più difficile, per modalità, numeri e ritardi accumulati dalla Questura.
Se le cose non cambieranno, i Comuni annunciano che il 31 dicembre 2006 cesseranno ogni forma collaborazione.
I problemi e le difficoltà del servizio sono stati evidenziati per l'ennesima volta in una lettera che il 12 settembre gli assessori agli interventi sociali dei Comuni interessati hanno inviato al Prefetto di Vicenza e, per conoscenza, all'assessore regionale alle Politiche dei flussi migratori, al questore, ai presidenti della camera di commercio di Vicenza e delle associazioni degli artigiani, commercianti, industriali, di API Industria e Anci.
"Fino alla fine del 2005 - si legge nella nota - le attività predisposte hanno raggiunto gli obiettivi con piena soddisfazione di tutti i partner del progetto e con l'attivazione di buone prassi a livelli di eccellenza. A partire dall'inizio del 2006, però - prosegue la lettera - in occasione di incontri con lo stesso Prefetto, abbiamo iniziato a sottolineare la necessità di stabilire precisamente i termini della eventuale prosecuzione dell'attività di collaborazione con la Questura in relazione anche alle direttive governative che affidano alle Poste la raccolta delle domande per il rinnovo dei permessi di soggiorno".
Gli amministratori ricordano inoltre che da febbraio di quest'anno è iniziato un progressivo aumento del tempo che intercorre tra la consegna della documentazione ai "poli" aperti nei Comuni e l'appuntamento per il ritiro del permesso di soggiorno in Questura, fino ad arrivare, ultimamente, anche a 219 giorni: il cittadino che si presenta al "polo" il 15 di settembre 2006, ha l'appuntamento in questura il 15 di marzo 2007, dopo sette mesi.
"Ciò evidentemente - prosegue la nota - vanifica completamente l'attività di collaborazione alla Questura svolta dai Comuni che, spendono, per questa attività, poco meno di € 500.000,00 all'anno".
A questo proposito, gli assessori ricordano le note difficoltà della finanza pubblica e i conseguenti tagli subiti dai bilanci comunali; a maggior ragione, il finanziamento di un'attività per una funzione della Questura trova una sempre maggiore difficoltà di finanziamento.
Gli assessori, inoltre, esprimono un'altra preoccupazione in merito all'applicazione tecnico-amministrativa dell'annunciato decreto flussi, che sembra prevedere un'ulteriore incremento di 20.000 stranieri nel nostro territorio provinciale.
Essi constatano, infine, con rammarico che negli ultimi mesi nulla è cambiato rispetto ai tempi di rilascio dei permessi di soggiorno da parte della Questura e rilevano come, sempre di più, i cittadini stranieri in attesa della documentazione e della cittadinanza in genere, individuino i Comuni titolari dell'attività dei "poli" come i responsabili di tale inefficienza.
"Da quanto detto finora - conclude la nota al prefetto - risulta evidente che sono venute a mancare definitivamente le motivazioni per cui i Comuni possano continuare la collaborazione con la Questura per il rilascio dei titoli di soggiorno e per il ricongiungimento familiare. Si evidenzia anche, come lo svolgimento di una attività che non raggiunge i propri obiettivi contrasti palesemente, tanto più in questo periodo di restrizioni finanziarie, con i principi dell'efficienza e dell'efficacia dell'azione delle pubbliche amministrazioni. Pertanto, se nessuna indicazione interverrà nel frattempo, le attività di collaborazione con la Questura di Vicenza svolte dai Comuni di Vicenza, Arzignano, Bassano del Grappa, Chiampo, Schio e Tezze sul Brenta cesseranno il 31/12/2006, alla scadenza del protocollo sottoscritto per la realizzazione del progetto per il rafforzamento delle procedure semplificate per la gestione del sistema informatizzato di appuntamenti presso l'ufficio immigrazione della Questura di Vicenza e percorsi di accompagnamento degli stranieri all'integrazione".

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.