Città di Vicenza

02/03/2006

Convenzione con il Cisa per indagini e verifiche preliminari al restauro del Teatro Olimpico

Il Cisa, Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio, diventa il braccio destro del Comune di Vicenza nelle operazioni che condurranno al restauro del Teatro Olimpico.
Il teatro, infatti, ha bisogno di cure meticolose e organiche, ma prima di dare il via al concorso di progettazione e alla gara d'appalto è necessario approfondire la situazione attuale, individuare gli interventi necessari, definire le priorità.
La convenzione tra l'amministrazione comunale e il Centro di studi su Palladio che mira a questo obiettivo è stata presentata oggi dal sindaco di Vicenza Enrico Hüllweck, dal presidente del Cisa on. Amalia Sartori e dall'assessore ai lavori pubblici del Comune di Vicenza Carla Ancora. Erano presenti anche Guido Beltramini, direttore del Cisa, e Umberto Rossetto, direttore del dipartimento dei lavori pubblici del Comune.
L'accordo prevede che sia proprio il Centro internazionale di studi di architettura a svolgere, per conto del Comune, un'imponente campagna di indagini e di verifiche preliminari al restauro del Teatro Olimpico; tale lavoro costituirà il materiale di studio da consegnare al progettista vincitore del concorso che sarà bandito per la progettazione del restauro.
I compiti che ora vengono affidati al Cisa sono stati individuati nell'ambito di una prima analisi generale svolta nei mesi scorsi proprio dal Centro internazionale, in collaborazione con un gruppo di lavoro formato da tecnici comunali e di Amcps.
Tra gli studi che dovrà compiere il Cisa ci sono il rilievo preciso e metricamente affidabile del teatro su supporto informatizzato (malgrado la numerosa documentazione, manca un rilievo generale sufficientemente attendibile e realizzato con tecnologie che consentano simulazioni); la mappatura dello stato di conservazione dei materiali; indagini sulle fondamenta; misurazioni dei livelli di falda e dell'umidità nelle murature; indagini acustiche e sull'illuminazione.
A fianco dell'amministrazione comunale, per sostenere l'imponente campagna di studi e rilevazioni, c'è la Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona che, per questa iniziativa, ha stanziato 300 mila euro.

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