Città di Vicenza

11/01/2006

Mostra della pittrice Bonizza Modolo alla chiesa dei Santi Ambrogio e Bellino

Conclusasi con successo di pubblico e critica la mostra sulla grafica veneta, l'attività espositiva alla Chiesa dei SS. Ambrogio e Bellino riprende con una mostra dedicata alla pittrice vicentina Bonizza Modolo. Promossa dall'Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Vicenza e curata da Paolo Rizzi, la rassegna si inaugura sabato 14 gennaio, alle 18, e resterà in cartellone fino al 5 febbraio (orari d'apertura: dalle 15 alle 19, da martedì alla domenica, ingresso libero, catalogo monografico in mostra).
Informazioni ai numeri 0444.222114 e 222101; e-mail: uffmostre@comune.vicenza.it.

Bonizza Modolo nasce nel 1948 a Santa Lucia di Piave, ma da anni vive e lavora a Creazzo. Figlia del pittore Bepi Modolo, frequenta la Scuola d'Arte e Mestieri di Vicenza diretta da Otello De Maria e parallelamente coltiva la formazione pittorica nello studio del padre. Con lui e con i fratelli, Michela e Piero, svilupperà in seguito un importante rapporto di collaborazione nel settore della vetrata istoriata, che la porterà ad essere presente con proprie opere in varie chiese italiane. A Venezia frequenta la Scuola Libera del Nudo ed Incisione dell'Accademia di Belle Arti e la Scuola Internazionale di Grafica, dove segue i corsi di tecniche tradizionali e sperimentali di incisione con Riccardo Licata, i corsi del Libro d'Artista e i seminari di tecnica Hayter con Hector Saunier. La sua formazione continua alla Scuola Internazionale di Grafica "Il Bisonte" di Firenze dove perfeziona la tecnica dell'acquaforte. Dal 1993 frequenta i corsi di pittura dell'Internationale Sommerakademie di Salisburgo, fondata da Kokoschka.
Membro dell'Associazione Incisori Veneti ed inserita nel "Repertorio degli incisori italiani" di Bagnacavallo, la Modolo ha più volte partecipato a concorsi nazionali e internazionali.
L'abilità dell'artista si rivela innanzitutto nella capacità di affrontare la tecnica pittorica da diversi punti di vista - dalle vetrate istoriate, all'acrilico, dall'olio alla malta acrilica -, ma soprattutto nel suo saper trasmettere il sentimento oltre gli effetti pittorici. Di lei scrive Paolo Rizzi: "Quel che conta è che il gioco raffinato delle materie e soprattutto le trasparenze così affascinanti mirano alla resa di una spiritualità che diventa il vero ordito di base della pittura. La Modolo è maestra nelle finezze della forma-colore e, insieme, sa volgere la sua pittura al limite del mistero. La sua arte ci insegna ad andare al di là dei processi sensitivi per entrare nei meandri di una visione spirituale del mondo." In mostra sarà esposta una selezione di circa venti opere riguardanti la produzione dell'ultimo triennio dell'artista.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.