Città di Vicenza

16/11/2005

Due defibrillatori per gli agenti di polizia locale

Il Comando di polizia locale del Comune di Vicenza ha ricevuto dalla Regione Veneto, attraverso l'ulss 6 di Vicenza, due defibrillatori per interventi d'emergenza. Per potere utilizzare la strumentazione è stato necessario organizzare un corso di primo soccorso, denominato "Vicenza cuore", curato dal dottor Maurizio Rampazzo, direttore della centrale operativa provinciale SUEM-118.
Al corso di cinque ore hanno preso parte 9 agenti, un istruttore della polizia locale e un'usciera del Comune di Vicenza, apprendendo le tecniche di primo soccorso e l'utilizzo della strumentazione.
I defibrillatori sono stati destinati alla pattuglia di pronto intervento e al nucleo infortunistica stradale del comando di polizia locale.
In attesa dell'arrivo del personale del 118, in caso di arresto cardio circolatorio (ACC), il personale opportunamente addestrato da oggi potrà intervenire immediatamente in modo adeguato.

L'arresto cardio circolatorio (ACC) è una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati. In Italia vengono colpite 60mila persone all'anno, ma solo 1200 sopravvivono, per un tardivo intervento del servizio d'emergenza. La possibilità di salvarle, infatti, si riduce del 10% ogni minuto che passa dall'attacco. Dopo 5 minuti il cervello e il cuore subiscono danni irreversibili.
L'unica terapia efficace e comprovata è la defibrillazione precoce (DP), da abbinare a una rianimazione cardio polmonare (RCP), da eseguire entro i primi 4 minuti dall'attacco.
Se i pazienti che giungono in ospedale sono stati soccorsi con il defibrillatore entro i primi 4 minuti, la loro possibilità di sopravvivenza è del 90%; tale percentuale scende al 50% se la defibrillazione viene effettuata tra i 4 e gli 8 minuti; è inferiore al 30% se si somministra dopo gli 8 minuti.
Per questo motivo risulta importante che sul territorio e negli ambienti di lavoro si diffonda la cultura e l'utilizzo di questi strumenti e di queste tecniche, che salvano la vita.

I partecipanti al corso hanno affrontato argomenti come l'approccio al paziente inanimato, il riconoscimento dei segni di una grave insufficienza respiratoria, i segni dell'arresto cardiorespiratorio, l'utilizzo del defibrillatore. Dal punto di vista comportamentale, i corsisti hanno imparato cosa vuol dire assumere il ruolo del soccorritore e saper gestire l'emotività nelle situazioni d'emergenza.
Al termine della formazione, i partecipanti al corso hanno sostenuto un test e una prova pratica. Questa mattina ricevono l'attestato di frequenza.

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