Città di Vicenza

09/08/2005

Operetta e canzoni del '900 al Proti giovedì 11 agosto

serate organizzate da circoscrizione 1 e Ipab

A Vicenza, nel palcoscenico allestito nella meravigliosa cornice Chiostro dell'Istituto Proti, nell'ambito della manifestazione denominata "SERATE D'ESTATE" organizzata dalla Circoscrizione 1 "Centro Storico" del Comune di Vicenza e dalle I.P.A.B. Proti-Salvi-Trento di Vicenza, giovedì 11 agosto alle ore 21.00 sarà protagonista la musica popolare del primo '900.
L' A.GI.MUS. Quinto Vicentino porterà in scena un particolare spettacolo teatrale-musicale che raccoglie arie e moltissimi duetti che più si prestano a ricreare quella particolare atmosfera della "belle époque" e che tanto hanno accompagnato la vita quotidiana dei giovani d'allora.
Lo spettacolo aprirà con "L'Acqua cheta" di Giuseppe Pietri, titolo che deriva dall'antico detto toscano "L'acqua cheta è quella che rovina i ponti", riferito ad una persona apparentemente tranquilla ma che riserva non poche sorprese. Seguirà "Scugnizza" di Mario Costa nella quale si racconta la platonica storia d'amore di Chic e Salomè (duetto comico che dà il titolo al recital), - in verità, la scugnizza napoletana è soltanto spensierata, amante della libertà, del sole e del "suo" mare.
Piccola parentesi con la canzone popolare italiana, un omaggio a Ernesto De Curtis con "La Strada del bosco" e "Non ti scordar di me", brani che non hanno certo bisogno di presentazioni e spiegazioni.
Ritorno all'operetta, e più precisamente in Olanda, dove viene ambientata la vicenda dei "campanelli", piuttosto surreale che narra di un paesino dotato di speciali antifurti, curiosi e bizzarri: piccoli campanili posizionati sui tetti delle case, dotati di campane pronte a dare l'allarme ogni qual volta una donna del paese sta per tradire marito o fidanzato. Verranno interpretate "La Giavanese" ed il "Fox della luna".
In chiusura di prima parte "Rondine al nido" di Vincenzo De Crescenzo e "Summertime", una pagina assai significativa del musical americano di Georges Gershwin.
Dopo l'intervallo il Complesso ritornerà alla "piccola lirica", con il riposante "Cavallino Bianco": come si può resistere all'invito di andare a villeggiare in un ridente Hotel di montagna dove innumerevoli storie d'amore s'intrecciano? Tra la padrona Gioseffa e il suo primo cameriere Leopoldo, tra l'avvocato Bellati e Ottilia per non parlare del bel Sigismondo, adulatore e fine corteggiatore. Verranno proposti i teneri duettini d'amore "Mi pare un sogno" e "Occhioni blu", l'esilarante "entrata di Sigismondo" e la celebrazione dell' "Hotel più bel tra i monti azzurri ed il ciel".
In chiusura due importanti, "La Vedova allegra" (con il monologo del Conte Danilo "Maxim's") e "Il Pipistrello" di Strauss (con il valzer "Du und du").
In chiusura un "fuori programma", sempre piacevole e che ha grande attinenza con il luogo ospitante, con con il mozartiano Don Giovanni ("Là ci darem la mano -").
Con il baritono Pier Zordan che fungerà anche da narratore, protagoniste in scena saranno i soprani Anna Maria Di Filippo e Jose Borgo, accompagnati da Andrea Scaramella, Eleonora Dal Santo, Martina Pettenon, Maurizio Galvanelli, Fabio Conte, Stefano Brait e Fabio Pretto. Elementi scenici a cura di "VicenzaLirica".
Ingresso libero; in caso di pioggia il concerto si terrà presso la Sala dei Santi Filippo e Giacomo (Piazzetta S.Giacomo)

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