Città di Vicenza

07/06/2005

Adottiamo una scuola in Indonesia

Scuole dell'infanzia del Comune di Vicenza in prima linea nelle azioni di solidarietà verso le popolazioni colpite dal maremoto, con un progetto che è stata anche l'occasione per rielaborare le paure che in tutti - bambini compresi - l'immane tragedia ha scatenato. Questa mattina, alla materna di Casale, l'assessore per i giovani e l'istruzione Arrigo Abalti e il direttore didattico Silvano Golin hanno presentato l'esito dell'iniziativa "Adottiamo una scuola in Indonesia", una raccolta di fondi e una mostra degli elaborati realizzati durante il percorso.
Si tratta di un'iniziativa proposta dalla rivista TUTTOSCUOLA in collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio, alla quale il Comune di Vicenza ha aderito su sollecitazione di alcune insegnanti.
Il progetto ha coinvolto i bambini e le famiglie delle scuole dell'infanzia comunali, con l'obiettivo non solo di raccogliere fondi per le popolazioni del sud est asiatico, ma anche per riflettere su quella tragedia e sul significato della solidarietà.
Per quanto riguarda i fondi, attraverso la presidente del consiglio di circolo Grazia Cingano sono stati raccolti 2.659 euro, tutti versati alla Comunità di Sant'Egidio, che li impiegherà nella ricostruzione di strutture scolastiche delle zone colpite, nel sostegno alle "scuole di pace" per l'inserimento gratuito nella scuola, nel sostegno morale ai ragazzi indonesiani duramente provati.
Rispetto all'attività didattica, è stata costruita una vera e propria unità di apprendimento. I bambini sono stati condotti, con l'utilizzo di "personaggi mediatori", lungo un percorso che ha consentito loro di esprimere le proprie emozioni tramite i linguaggi verbale, visivo e grafico pittorico.
In particolare, i bambini di 3 e 4 anni sono stati stimolati a comunicare attraverso immagini e filmati, estrapolare paure e dubbi, sviluppare nuove conoscenze per aumentare la propria sicurezza, imparare a condividere con chi si trova in difficoltà.
Ai bambini più grandicelli, di 4 e 5 anni, è stato chiesto anche di prendere coscienza di quanto succede nel mondo e di riuscire a localizzare sull'atlante la zona colpita.
Per trasmettere ai bambini i valori della speranza, della comunità, della vita e della solidarietà, è stata quindi proposta la raccolta di 1euro per l'acquisto simbolico di un mattone che è servito per costruire una o più case rappresentate in un cartellone; ogni mattone porta il nome del bambino che l'ha donato.

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