Città di Vicenza

21/04/2005

Mostra di pittura a lla chiesa di S. Ambrogio

Le opere di Chester Stella

Il percorso di indagine e valorizzazione degli artisti del territorio, promosso dall'Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Vicenza e curato da Sandro Stocco, prosegue con una personale di Chester Stella, ospitata allo "Spazio Arte Vicenza", nella chiesa dei SS. Ambrogio e Bellino. La rassegna si inaugura sabato 23, alle 18, e resterà aperta sino al 15 maggio, dalle 15 alle 19, da martedì a domenica (ingresso libero).
Chester Stella è un eclettico animatore della vita culturale vicentina che ama spaziare in più campi: dalla pittura al teatro, dalla grafica alla musica. Fra tutte, però, la pittura lo ha portato ad approfondire la riflessione sul significato espressivo del segno e del colore e sul valore trascendente del gesto artistico. La sua ricerca in questo senso si è orientata verso le più diverse forme calligrafiche, fino a giungere a un nuovo punto di vista e di osservazione del paesaggio e della realtà immanente. Al nomadismo intellettuale associa lo spirito del viaggiatore che dal suo peregrinare, specie negli esotici angoli del sud-est asiatico, riporta a casa frammenti di natura, ricordi, sensazioni. In un primo tempo questi elementi subiscono un processo di sintesi ordinandosi in piani e forme geometriche che si intersecano e sovrappongono e in seguito riaffiorano dagli strati più profondi della memoria sotto foggia di minuscole particelle, lacerti di visioni, emergenti da una globalità che il tempo ha depurato dagli elementi accessori, salvando soltanto alcuni particolari pregni di significazioni per il pittore. Al riguardo Giovanna Grossato, curatrice della mostra, osserva nel testo introduttivo: "Partendo dalle immagini di alcuni territori, specialmente quelli dei suoi viaggi a Bali, Stella riduce le sequenze visive del paesaggio terrestre, dove i campi si arrampicano alla ricerca dell'orizzonte, e man mano ne cancella alcuni elementi, quelli che il tempo ha consumato rendendoli inutili, ripetitivi. E con la semplificazione egli raggiunge, del paesaggio, le piccole anime, minuzzoli di terra che alla fine del percorso somigliano sempre più a frammenti di universo."

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