Città di Vicenza

01/04/2005

"Di luce e di sabbia": figure femminili nel cinema dell'Africa nera

"Di luce e di sabbia": figure femminili nel cinema dell'Africa nera

Utilizzare il cinema per considerare in modo diverso la figura femminile del mondo africano: la proposta viene dall'assessorato alle politiche per le pari opportunità del Comune di Vicenza, che collabora con l'associazione Luna e l'Altra alla promozione del seminario "Di luce e di sabbia".
L'iniziativa offre una panoramica sulla donna all'interno di alcune cinematografie africane privilegiando la differenza di genere, e una breve rassegna guidata e discussa in omaggio a figure femminili rappresentative della forza vitale di un intero continente.
Il seminario cinematografico, condotto da Daniela Zanolin, è un viaggio per immagini che ha lo scopo di proporre realtà molto diverse da quelle occidentali, doi presentare altri mondi per farne apprezzare l'identità. "Niente come il cinema - sostengono gli organizzatori - ci consente di conoscere altre storie, altri luoghi, altri uomini e donne, altre culture, e di arricchire il nostro immaginario liberandolo da stereotipi e pregiudizi fino ad arrivare ad uno sguardo più complesso".
Il cinema africano si è assunto spesso il compito di contribuire alla definizione di un'identità africana, partecipando al processo di liberazione e di riappropriazione, iniziato nel continente a partire dalle indipendenze. La figura femminile è diventata il tramite per ristabilire il contatto con le origini, con la terra-madre, con la tradizione, una sorta di simbolo della resistenza di un intero mondo.
Il tentativo del seminario è quello di costruire una piccola storia del personaggio femminile, analizzando temi, figure-simbolo, motivi ricorrenti, all'interno di una più grande storia della cinematografia africana. Gli incontri focalizzano l'attenzione sull'ultimo decennio, particolarmente rilevante per evidenziare la voglia di sovvertire regole tradizionali, sia in campo culturale, sia in campo sociale, sia in campo strettamente cinematografico. Sarà mantenuto un approccio di genere, per guardare alla differenza e contemporanemante scoprire ciò che accomuna le donne del mondo nel vivere quotidiano, nell'amare, nel soffrire, nel sorridere.
Il programma prevede cinque incontri con cadenza settimanale, giovedì 7, 14, 21, 28 aprile e 5 maggio 2005, sempre alle ore 20.30, in Sala Lampertico, corso Palladio 176. L'ingresso è libero.
Il primo appuntamento, giovedì 7 aprile, è dedicato a "Donna - Africa: l'immagine della donna dalla tradizione orale alla letteratura, al cinema". Attraverso la visione di spezzoni cinematografici si indaga il personaggio femminile africano, analizzando temi, motivi e simboli ricorrenti.
Il 14 aprile sarà la volta di "Sguardi africani", serata dedicata a una galleria di autori, immagini, paesi, ritmi, con visione di cinematografie dal Mali, Senegal, Burkina.
"Una madre coraggio" è il titolo della serata dedicata giovedì 21 aprile alla visione del film "Farraw! Une Mère des Sables" di A. Ascofaré (Mali, 1997) ; giovedì 28 aprile sarà invece proposta la visione del film senegalese "Tableau Ferraille", di M. Sene Absa, 1996; giovedì 5 maggio, infine, la scena sarà del film "NHA FALA", di F. Gomes (Guinea Bissau, 2002).
Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli; sono previsti un'introduzione e un dibattito.
Al progetto collabora anche l'assessorato alle attività culturali, nell'ambito delle iniziative dedicate quest'anno alla cultura africana; lo stesso festival New Conversations, giunto alla decima edizione, avrà come filo conduttore le radici africane nella musica jazz.

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