Città di Vicenza

16/07/2018

Attività produttive, le linee programmatiche 2018-2023 dell'assessore Giovine

Fuori-fiera in centro storico, plateatici tutto l'anno, più punti informazione e atelier aziendali, tra le principali idee “per restituire una dimensione internazionale alla città”

Da un tavolino di un esercizio pubblico che si affaccia su piazza dei Signori, il neo assessore alle attività produttive Silvio Giovine ha approfondito stamane le linee programmatiche del mandato amministrativo 2018-2023 che riguardano le deleghe a lui affidate dal sindaco Francesco Rucco: commercio e attività produttive, politiche del lavoro, agricoltura, turismo, valorizzazione del centro storico e coordinamento di eventi e manifestazioni.

“Sono tutte deleghe connesse fra loro – ha subito evidenziato Giovine -, condizione indispensabile se si intende raggiungere il risultato che ci siamo prefissi: far crescere Vicenza sotto tutti i punti di vista”.

Turismo

“Dobbiamo raccontare meglio le nostre eccellenze – ha dichiarato -. Benissimo le grandi mostre, ma guardiamo avanti e restituiamo a Vicenza una dimensione internazionale, rilanciando le nostre eccellenze artistiche e imprenditoriali. Il Veneto è conosciuto nel mondo per Venezia e il Palladio, ma pochi sanno che Vicenza è la città del grande architetto. Studiamo allora degli itinerari ben precisi”. Per questo l'assessore ha quindi già in programma per la prossima settimana appuntamenti sia con l'amministrazione di Venezia che con quella di Verona, per attivare delle convenzioni, in modo da “far capire alle persone che a 6 euro di treno, tra Venezia e Verona, c'è anche la città del Palladio”. Di qui allora anche il proposito di aprire un ufficio informazioni alla stazione ferroviaria, in uno degli spazi sfitti, “perchè sono insufficienti i due Iat a santa Corona e in piazza Matteotti, oltre al punto informazioni in Basilica, attivo solo in caso di eventi”.

L'assessore ha poi ripreso l'idea annunciata dal sindaco di aprire degli atelier aziendali per promuovere le eccellenze imprenditoriali, con mostre ad hoc, in Basilica Palladiana o in altri luoghi.

“E quanti – si è chiesto Giovine - sanno che Giulietta e Romeo sono usciti dalla penna dello scrittore vicentino Luigi Da Porto? Perchè allora non pensare a delle convenzioni ad esempio con le ville venete per chi decide di sposarsi in città e fare quindi anche di Vicenza la città dell'amore?”.

Oltre poi a questioni pratiche come la necessità di dotare la città di un'area attrezzata per i camperisti (“ci sono dei posti al park Bassano, ma mancano le colonnine dell'elettricità”) e di sottoscrivere accordi con la Fondazione studi universitari in considerazione degli ormai 4.500 studenti che vivono la città, tra le priorità del nuovo assessore c'è anche quella di intercettare il turismo sanitario e il turismo religioso.

“C'è chi viene a farsi curare a Vicenza per l'eccellenza dei nostri reparti e anche chi arriva all'ospedale per studiare – ha precisato Giovine -. Con i suoi 900 posti letto, del resto, il San Bortolo è il polo unico più importante del Veneto, dato che a Padova e a Verona i posti sono in realtà dislocati in più strutture. E poi non dimentichiamo che sono oltre due milioni i pellegrini che ogni anno si recano a Monte Berico: vanno quindi garantiti loro i servizi, a partire dall'accoglienza, come al Pellegrino, ma va pure pensato un progetto che metta in collegamento il santuario con la città, anche dal punto di vista dei trasporti. Perchè, in generale, l'obiettivo è superare il problema del turismo mordi e fuggi”.

Attività produttive

Fitta da subito l'agenda del nuovo assessore, con incontri quotidiani con le categorie e le associazioni. “Non vogliamo stare chiusi nei palazzi – ha rimarcato Giovine -. L'ascolto sarà infatti la cifra di questa amministrazione, perchè così emergono non solo le criticità, ma anche suggerimenti importanti”.

“La prima promessa mantenuta è quella di aver creato una delega ad hoc per il centro storico – ha sottolineato -. Del resto, più il centro è attrattivo, partecipato e coinvolto in eventi di un certo tipo, più diventerà sicuro”.

Ecco allora la suggestione del “fuori-fiera”, sempre nell'ottica di raccontare meglio Vicenza a chi arriva da fuori: “Ci siamo insediati da poco e l'idea era di partire l'anno prossimo, ma voglio fare subito un tentativo per il prossimo settembre – ha annunciato Giovine -: in occasione della fiera dell'oro, far vivere il centro storico, mettendo assieme orafi, commercianti e artigiani, in maniera organizzata, non estemporanea, per creare iniziative che attraggano in centro i visitatori della fiera”. Tra le idee dell'assessore ecco allora la valorizzazione dei prodotti tipici in ogni negozio del centro storico, tanto più che il 2018 è l'anno del cibo italiano, e il coinvolgimento degli studenti del conservatorio per concerti all'aperto.

E poi l'idea del plateatico tutto l'anno. “Vogliamo verificare con la ragioneria la fattibilità di abbassare la scontistica dal 50 al 90% per il periodo invernale, rispetto alla tariffa primaverile-estiva. E con il collega alla risorse economiche Matteo Tosetto stiamo ragionando su altre forme di agevolazioni per chi decide di aprire un'attività in centro storico. Mentre con il collega Claudio Cicero alle infrastrutture rivederemo il piano sosta, per incentivare la frequentazione del centro, ad esempio con convenzioni che invoglino i lavoratori a venire a pranzare in centro. Serve insomma un po' più di dinamismo, per inventarsi qualcosa di nuovo”.

Quanto al mercato ortofrutticolo, la ricetta annunciata per rilanciarlo conta la reintroduzione della figura del direttore generale con un comitato di controllo e garanzia, l'affidamento pluriennale della gestione a partire dal prossimo bando (“perchè un bando annuale non dà garanzie di progettualità e prospettiva, e quindi non risulta nemmeno attrattivo per chi volesse partecipare”) e, subito, affrontare l'emergenza bagni (“per una questione di dignità nei confronti di chi ci lavora”).

Politiche del lavoro

L'obiettivo dichiarato è implementare la rete di Cercando il lavoro. “È un ottimo strumento del Comune - ha detto Giovine -. Già appena insediati abbiamo portato in giunta la partecipazione a due importanti bandi sia per lavori di pubblica utilità sia per lavori a impatto sociale, per sfruttare le risorse che arrivano dall'Europa e dalla Regione”.

Vicenza Comune capoluogo

“Oltre che una maggiore attitudine all'ascolto – ha infine dichiarato l'assessore -, in città serve più collegamento fra le istituzioni, tra Comune e Regione, ma anche con i Comuni limitrofi. Perchè Vicenza deve riassumere sempre più la funzione di Comune capoluogo vero e proprio, non solo come definizione”.

 

Galleria fotografica

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.